Uno non è stato neppure convocato, e ha assistito alla vittoria dei compagni di nazionale dalla tribuna. L’altro è rimasto per tutti i 90’ in panchina, mentre la sua selezione veniva battuta a sorpresa dagli storici rivali. Parliamo di Romelu Lukaku e Paulo Dybala, la LuPa giallorossa, attualmente impegnata con le rispettive nazionali: nessuno dei due è stato utilizzato dai rispettivi Ct, per la gioia di José Mourinho e di tutti i romanisti.
Il centravanti belga è stato spettatore sugli spalti nell’amichevole che i Diavoli Rossi hanno vinto per 1-0 a Bruxelles contro la Serbia (gol di Ferreira Carrasco); probabilmente sarà schierato nella partita di qualificazione a Euro2024 di domani contro l’Azerbaigian perché, nonostante la qualificazione sia già aritmetica, il Belgio si sta giocando il primo posto nel girone con l’Austria.
A prescindere dalle scelte che farà il Ct Domenico Tedesco, è in ogni caso una buona notizia che Lukaku si sia riposato: nelle ultime uscite con la Roma è apparso piuttosto stanco, e comprensibilmente, se si considera quanto ha giocato negli ultimi due mesi. Il fatto che si sia risparmiato una gara ininfluente fa tirare un sospiro di sollievo; difficile che gli venga risparmiata anche la prossima, ma l’auspicio è che Tedesco non lo tenga in campo per tutti i 90’.
Discorso diverso per Dybala: la “Joya” non è un titolare dell’Argentina, bensì una sorta di dodicesimo, che spesso e volentieri viene mandato in campo a partita in corso al posto di Messi. L’altra notte, nella sfida di qualificazione ai Mondiali con l’Uruguay, il Ct Scaloni ha optato per un tridente con la Pulce a destra, Julian Alvarez centravanti e il viola Nico Gonzalez a sinistra: lo schieramento però non ha dato i suoi frutti, dato che la Celeste di Bielsa si è imposta (a sorpresa) 2-0 alla Bombonera grazie alle reti di Araujo e Darwin Nuñez. Un ko che non toglie il primato nel girone all’Argentina, ma che le mette pressione in vista della gara di mercoledì contro il Brasile. E chissà che Scaloni, visto il ko dell’altra notte, non decida di dare una chance dal 1’ a Dybala: difficile, ma non impossibile.
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FONTE: Il Romanista – L. Latini