Convincere José Mourinho non è impresa semplice. Soprattutto se a doverlo fare è un calciatore senza una grande storia alle spalle e che gioca in una posizione nevralgica del campo. Eppure, Edoardo Bove non solo ci è riuscito, ma lo ha anche fatto sbilanciare a suo favore. Con l’Udinese ha giocato solo 13 minuti, ed è stato decisivo, ma potrebbe partire titolare giovedì in Svizzera contro il Servette. Partita delicata che può decidere il passaggio del turno e il primo posto del girone:
“Il rapporto giocatore allenatore è basato sulla fiducia, se il tecnico si fida di te in campo hai un bellissimo rapporto con lui. Il consiglio più importante che ho ricevuto è che fare le cose semplici è la cosa più difficile”, ha detto a StarCasinò Sport. “De Rossi? È un esempio, abbiamo una grinta e una cattiveria in campo che ci accomuna, ma ho ancora tantissime cose da imparare. La maglia numero 10 di Totti è sacra, non la indosserei mai”.
La prossima estate la Roma valuterà se per il suo futuro sarà meglio proseguire in giallorosso o andare a giocare con continuità in una squadra “media”. Ipotesi che per il momento Edoardo non prende in considerazione, anzi è in attesa che Tiago Pinto lo chiami per il rinnovo di contratto fino al 2028.
FONTE: Il Messaggero