Arriva la tanto attesa vittoria in trasferta della Roma, con l’ennesima rimonta dei giallorossi, guidata dai cambi di Mourinho. Uno stadio, quello del Mapei, che sembrava più a tinte romaniste però, visto soprattutto quanto successo al gol del pareggio di Dybala, con lo Special One che si è avvicinato al settore ospiti per calmare i proprio tifosi, che avevano cominciato a lanciare dei fumogeni in campo. Al termine della gara, il tecnico è voluto tornare alle dichiarazioni della vigilia in conferenza stampa, in particolare quelle riferite all’arbitro Marcenaro, parlando di «stabilità emotiva», frasi che gli sono costate un’indagine dalla Procura Figc.
Mourinho ha deciso di farlo in modo particolare però, utilizzando la sua lingua madre: «Sto parlando in portoghese perché il mio italiano non è sufficientemente forbito per esprimere determinati concetti – ha esordito ai microfoni di Dazn – Io ho parlato di una qualità che nella vita e nel calcio e necessaria per poter rendere ai massimi livelli. Ringrazio Pinto e la proprietà che nelle ultime 24 ore mi hanno dato sostegno e fiducia, che servono per svolgere questo lavoro». E proprio su Marcenaro lo Special One si è soffermato, analizzandone la prestazione: “Qualcuno potrebbe pensare che sarebbe facile dire che l’arbitro ha fatto bene dopo una partita in cui c’è stato un calcio di rigore e un cartellino rosso, ma è vero. Ha gestito molto bene i 90 minuti, a differenza di altre in cui forse ha dimostrato qualche lacuna”.
Il tecnico è poi entrato nei meriti del match, sempre stata sotto controllo da parte dei giallorossi, anche sotto di un gol: «Sono molto contento della squadra, è una vittoria importante, sofferta e soprattutto meritata. Anche quando eravamo sotto 1-0 stavamo giocando meglio noi. Il risultato mi lasciava frustrato, ma allo stesso tempo ero ottimista, perché stavamo facendo bene. Contento per tutti i tifosi che sono venuti fin qui, ma voglio dedicare questi tre punti a Foti, che ha lavorato moltissimo per studiare l’avversario». Un altro successo della Roma, figlio delle sostituzioni di Mourinho, che hanno cambiato l’inerzia del match nella seconda frazione di gioco: «Non ero scontento della prestazione di Karsdorp e Bove, ma Azmoun e Kristensen hanno portato qualità diverse in campo, con il danese che si è proiettato in fase offensiva continuamente come gli avevo chiesto. Per un ragazzo e un professionista straordinario come Rasmus essere protagonista di questa vittoria rende felice tutto lo spogliatoio, non solo me, perché se lo merita». Al termine della gara ha parlato anche Leandro Paredes, che ha sottolineato l’importanza della rimonta al Sassuolo: «Volevamo i tre punti e li abbiamo conquistato con una buona partita – ha affermato l’argentino – abbiamo preso un gol inaspettato, ma abbiamo avuto una bella reazione, sembra che se non soffriamo non valga. Dobbiamo continuare a lavorare, perché ci sono tante cose da migliorare, arriviamo nel finale sempre soffrendo».
FONTE: Il Tempo – M. Cirulli