Si giocherà di sera il primo dei tre derby in programma, ovvero quello della semifinale di andata della Coppa Italia, fissato per mercoledì 1 marzo, dopo la riunione di ieri al Viminale per decidere di rimuovere le barriere nelle curve dello stadio Olimpico. Il ministro dell’Interno Marco Minniti ha chiesto al capo della polizia Franco Gabrielli di eliminarle «in tempi ragionevoli». Si auspica, cioè, almeno entro la fine di aprile per consentire lo svolgimento del terzo derby, in questo caso quello di ritorno del campionato (trentaquattresima giornata, 30 aprile), senza i dispositivi di sicurezza installati da quasi due anni in curva Sud e nella curva Nord che hanno scatenato le proteste dei tifosi, al punto che nelle ultime stagioni le presenze all’Olimpico sono crollate. Il provvedimento era stato preso proprio da Gabrielli, allora prefetto di Roma, in accoglimento di quanto deciso dal ministro dell’Interno dell’epoca Angelino Alfano per motivi di sicurezza pubblica. Un’iniziativa a livello nazionale che tuttavia fu adottata solo nella Capitale.
All’incontro di ieri, presieduto da Minniti, erano presenti anche il ministro dello Sport Luca Lotti, il quale si è detto soddisfatto «perché è stato messo un punto fermo. È stato avviato un percorso condiviso che porterà a una soluzione». C’erano anche i vertici della Roma e della Lazio. Si ritiene tuttavia che lo smantellamento delle barriere seguirà un cronoprogramma e non sarà immediato. Dovrebbe passare per un aumento consistente degli steward presenti nelle curve e forse anche per modelli di barriere meno impegnativi e visibili, o addirittura mobili. Le forze dell’ordine spingono infatti per un mantenimento di alti livelli di sicurezza all’interno dello stadio, e delle curve in particolare. Ma tutto passerà sempre dall’esame della prima stracittadina in calendario: se non accadranno incidenti, il progetto continuerà per la sua strada. Altrimenti tutto si fermerà e le barriere a quel punto diventeranno irremovibili.