Una vittoria dal sapore amaro quella Della Roma, costretta ad accontentarsi del secondo posto del girone e ad affrontare così il play-off con le terze retrocesse della Champions League. «È solo colpa nostra – ha esordito Mourinho ai microfoni di Sky – abbiamo fatto una sola parti-ta orribile a Praga che ha deciso il nostro destino. All’Olimpico abbiamo fatto tre su tre, in trasferta hai vinto la prima, Ma non puoi andare in casa dello Slavia e fare quella gara lì. Giocheremo due partite in più contro una squadra importante di Champions. Sicuramente loro non saranno felici di prenderci, ma questa rosa aveva bisogno di evitare questo finale».
Il riferimento dello Special One è anche ai molteplici infortuni che hanno colpito la rosa del club capitolino, ultimo in ordine cronologico Aouar, che ha subito un problema all’adduttore, costringendolo ad alzare bandiera bianca all’intervallo e che salterà anche la trasferta di domenica con il Bologna.
La criticità principale rimane comunque in difesa, dove a gennaio si opererà sul mercato, come anticipato da Tiago Pinto nel pre-partita e commentato poi dal tecnico della Roma: «Mi aspetto un giocatore che possiamo fare, per noi è difficile prendere calciatori top a causa del fair play finanziario. Quello che voglio ribadire però è che i proprietari, i tifosi, Tiago la squadra e io lo vogliamo».
Il prossimo appuntamento europeo sarà quindi lunedì, alle 13, quando a Nyon i giallorossi scopriranno l’avversario del prossimo turno: «Il Benfica lo scorso anno è arrivato ai quarti e non nascondono la frustrazione di essere retrocessi in Europa League – ha commentato il tecnico porto-ghese – Ci sono Galatasaray, Lens, Feyenoord sono tutte squadre in condizione, non ci sono PSG o United, ma ce ne sono altrettante di alto livello. Spero non succeda come lo scorso anno, quando abbiamo superato Salisburgo, Real Sociedad, Bayern Leverkusen e sembrava di aver vinto contro una squadra delle Isole Far Oer».
C’è chi però ha trovato un senso a questa partita, realizzando il primo gol con la maglia giallorossa, da tifoso romanista, Niccolò Piselli. «È difficile da spiegare – ha dichiarato ancora emozionato il centro-campista – sognerò questo momento per tutta la vita. Se-gnare con questa maglia, in questo stadio è qualcosa che non riuscivo a immaginare. Sono cresciuto dentro Trigoria da quando ho 9 anni, è praticamente la mia famiglia ».
«Sono dovuto scappare, altrimenti sarei scoppiato in lacrime anche io» ha aggiunto Mourinho rivedendo la rete del 3-0 finale del classe 2004.
FONTE: Il Tempo – M. Cirulli