Mou lancia l’ultima ancora, ma i Friedkin prendono tempo. Hanno fatto rumore le parole del tecnico portoghese al termine di Bologna-Roma, quando lo Special One, in opposizione al suo credo e alle sue abitudini, si è reso disponibile per avviare un nuovo progetto basato su calciatori giovani da formare. Basta profili affermati sul viale del tramonto che possono dare poco alla causa, anche il portoghese lo ha capito. O forse ha capito che l’unica strada percorribile per restare nella Roma è invertire la rotta. Ma i Friedkin cosa ne pensano?
La linea della proprietà è chiara: non è il momento dei rinnovi. E quando si parla di contratti da prolungare si intendono tutti: dall’allenatore, ai dirigenti fino ai calciatori. I Friedkin, alle porte di un periodo complicato a livello di big match, si aspettano un miglioramento dei risultati. Gli sforzi fatti in estate per regalare una squadra competitiva nella testa dei proprietari texani ora devono avere un riscontro a livello di ambizioni e obiettivi.
E poco importa se l’allenatore spinge pubblicamente sull’acceleratore col sostegno della piazza. Chi investe denaro ora pretende dei risultati. Dopo il mercato di gennaio la situazione sarò più chiara sia in termini di rosa (arriverà un difensore) sia di classifica. I Friedkin sanno che Mourinho non andrà oltre febbraio per discutere del suo futuro, e il bivio si avvicina sempre di più, con un’ipotesi da aggiungere: il portoghese è disposto a un progetto giovani. Ma per il club è l’uomo adatto? C’è ancora da attendere, ma i punti pesano sempre di più.
FONTE: Il Tempo – L. Pes