Per il triennio 2021-2024 Dazn ha versato ai club di Serie A circa 840 milioni di euro l’anno. Di questi però, circa 340 milioni sono stati coperti da Tim per il primo anno, e poi, dopo le decisioni dell’Antitrust (niente più esclusiva in streaming per TimVision), la cifra è stata rivista al ribasso per le stagioni successive. Tuttavia, anche nelle stagioni 2022-2023 e per quella in corso 2023-2024, il contributo di Tim a Dazn è stato importante, nell’ordine dei 200 milioni di euro all’anno. Per il quinquennio 2024-2029, invece, Dazn si è aggiudicata i diritti di tutti i match di Serie A versando ai club un importo medio di 700 milioni di euro all’anno. (…)
Se, quindi, lo schema di business di Dazn dovesse restare inalterato rispetto al triennio 2021-2024, avremmo questa situazione: costi annui per 700 milioni di euro relativi alla Serie A, cui sommare almeno altri 100 milioni annui di costi per ulteriori diritti tv, personale, infrastruttura tecnica. (…)
Insomma, nonostante i manager di Dazn siano ottimisti e puntino a portare a break even il loro business nel 2024, le premesse dicono altro. Ad esempio, in base a stime di analisti finanziari, per andare in pareggio nel 2023 sarebbe necessario per Dazn un malloppo di ricavi pari a 3,66 miliardi di dollari, ovvero un +60% sul 2022, che già aveva fatto un +47% sul 2021. (…)
FONTE: Italia Oggi