Anno nuovo, vecchie abitudini. Il gruppo, la “familia” – per dirla alla José – e l’empatia con i tifosi, prima di ogni altra cosa, come punto di forza contro ogni avversità che la stagione o il 2024 metteranno sulla strada romanista. Questi i punti cardini del messaggio inviato a Capodanno da Mourinho a squadra e staff: «Noi, solo noi, avanti insieme – ha scritto lo Special One. Dobbiamo dare tutto per i nostri tifosi e andare oltre i nostri limiti, senza mollare niente». La carica verso l’anno che inizia e una seconda parte di stagione da vivere tutta d’un fiato, a partire da domani sera, quando all’Olimpico – che si preannuncia, come al solito, tutto esaurito – arriverà la Cremonese, per gli ottavi di finale di Coppa Italia. (…)
Un anno comunque storico, che ha visto la Roma giocarsi la sua seconda finale europea consecutiva, con la sfida “mai persa” – citando Mou – contro il Siviglia. Dalla Cremonese ripartirà un nuovo capitolo, fatto di ambizioni da alimentare, senza lasciare nulla di intentato, come ha chiesto lo Special One ai suoi. L’obiettivo principale rimane quello di tornare in Champions, ma a Trigoria si culla anche il sogno di alzare, a fine stagione, un altro trofeo. (…)
A proposito della scadenza di giugno, l’inizio del 2024 dovrebbe portare con sé anche la risposta alla domanda che accompagna da tempo i discorsi intorno alla Roma: Mourinho rinnoverà o andrà via? Il desiderio da parte del tecnico di Setubal è ormai chiaro e pubblico, con lo Special One che ha spiegato di voler rimanere nella Capitale a lungo dopo la recente sconfitta al Dall’Ara contro il Bologna. Allo stato attuale, però, i discorsi con i Friedkin non hanno toccato il tema rinnovo, ma entro fine febbraio il quadro dovrebbe diventare più chiaro. Se per la decisione sul futuro Mou può attendere anche fino al prossimo mese, la carenza di uomini nel pacchetto arretrato – alimentata dalla partenza di Ndicka per la Coppa d’Africa – va colmata al più presto. (…)
Tante ambizioni, tutte ancora intatte, nonostante la partenza a rallentatore. Tutto ancora da scrivere nelle coppe e un posto in Champions alla portata. Per far sì però che i sogni possano trasformarsi in realtà, in questo 2024 servirà una Roma diversa, soprattutto lontano dall’Olimpico. Il 2023, infatti, è stato caratterizzato da un rendimento esterno deficitario. Sono state solo 5 le vittorie ottenute nelle 27 trasferte dell’anno, con 23 reti all’attivo: meno di un gol a partita. Decisamente troppo poco. Mou ha chiesto ai suoi di imporsi, anche fuori casa, grazie alla personalità. Contro la Juve, nonostante la sconfitta, il carattere non è mancato. (…)
FONTE: Il Romanista – S. Valdarchi