Era nell’aria oramai da un po’, da ieri però è ufficiale. Dopo tre anni Tiago Pinto e la Roma si separano, ognuno andrà per la sua strada. Anche se poi per l’addio vero e proprio bisognerà aspettare ancora, esattamente il 3 febbraio, con l’attuale general manager della Roma che condurrà fino alla fine anche questa sessione di mercato, quella invernale, la settima da quando è a capo dell’area sportiva giallorossa. (…)
Pinto e i Friedkin avevano iniziato a parlare già da più di due mesi del loro rapporto, con il manager portoghese che aveva manifestato alla proprietà la sua stanchezza da una parte, ma anche la soddisfazione per aver portato a termine il compito che gli era stato affidato inizialmente dai Friedkin. E, cioè, la ristrutturazione sportiva del club, con il lavoro fatto nei tanti dipartimenti (tra cui vivaio e settore femminile ma non solo, anche area scouting e medica). (…)
Ma perché Pinto lascia la Roma? In questi giorni uscirà una lunga intervista a The Athletic in cui dirà tante cose. Di certo c’è che il g.m. considera concluso il mandato per cui era stato scelto nel 2021. In più era un po’ di tempo che manifestava stanchezza nel lavoro, in una città che prima di lui ha ‘tritato’ altri direttori sportivi: da Massara a Petrachi, passando anche per Monchi.
Quindi il rapporto con Mourinho, che non è mai decollato (eufemismo) nonostante siano entrambi portoghesi. E anche le ultime ‘punzecchiate’ dello Special One hanno portato Pinto a scegliere per l’addio definitivo. (…) In tre anni Pinto ha speso in tutto 108,37 milioni (40 il top per Abraham), incassandone però 135,37 (Ibañez la cessione più remunerativa, con 28,5 milioni), più 16,65 di bonus già maturati (per un totale di 152 milioni) a cui se ne possono aggiungere ulteriori 31,3 di bonus variabili.
Insomma, un saldo in positivo dal punto di vista economico-finanziario. La Roma va a caccia del suo sostituto. Il nome in pole è quello dell’ex Milan Ricky Massara (che è stato già in giallorosso dal 2011 al 2016 e poi un anno tra il 2018 e il 2019), poi François Modesto, attualmente al Monza e che ha già lavorato con la Soulokou all’Olympiacos. Infine Javier Ribalta, che ha lasciato da poco il Marsiglia (al suo posto Benatia).
A meno che non ci sia un colpo a sorpresa, la mano di Charles Gould, l’uomo che con i suoi algoritmi aveva già suggerito proprio lo stesso Pinto.
FONTE: La Gazzetta dello Sport