Se un anno fa Aureliano gli aveva fatto i complimenti nell’intervallo, ieri probabilmente a fine partita non si sono neanche incrociati. Anche perché José Mourinho, dopo quel rosso sventolatogli in faccia (“Ma chi? Io?”, il suo commento incredulo mentre non voleva abbandonare il campo di gioco), è andato via infuriato, lasciando immediatamente lo stadio Olimpico senza rilasciare alcuna dichiarazione ufficiale.
Anche se la sua rabbia si era già vista in modo eloquente durante tutto il corso della partita. Mourinho era già impazzito alla fine del primo tempo quando dopo i due falli di Kolasinac su Dybala aveva preso il giallo rivolgendosi così ad Aureliano. “Se non vuoi ammonire lui, allora ammonisci me…”.
Siparietto poi finito con un abbraccio tra il tecnico della Roma e l’arbitro di Bologna, che proprio a Lecce un anno fa parlando con Antonino Gallo, difensore dei pugliesi, nell’intervallo aveva detto di Mou: “Quante partite ha? Dove ha giocato? Nessuno diventa un grande così”. Il tutto nonostante un rapporto già controverso tra i due, con Mourinho che aveva criticato lo stesso Aureliano in un paio di occasioni precedenti (nelle sfide contro Venezia e Milan). Ieri, a fine partita, è arrivato tutto il resto, con il presunto fallo di Hien su Lukaku e quella rabbia di Mou sfogata saltando rabbiosamente su se stesso, con i pugni chiusi, prima di prendere il settimo rosso della sua carriera giallorossa.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese