Ancora saluti romani dopo quelli ad Acca Larenzia. Un gruppetto di ultrà della Lazio ha alzato il braccio a Ponte Milvio, prima del derby di Coppa Italia contro la Roma, intonando la canzone «Avanti ragazzi di Buda», scritta da Pier Francesco Pingitore del 1966 in ricordo della resistenza dei giovani ungheresi durante l’occupazione sovietica del 1956. Un coro che da anni è diventato un simbolo della Curva Nord laziale. La Digos indaga su un video pubblicato sui social che immortala il gruppo di ultrà prima di entrare all’Olimpico.
Sempre nel prologo del derby momenti di tensione fuori dallo stadio Olimpico per lanci di petardi e bombe carta da parte di ultrà della Roma e della Lazio, anche se non ci sono stati contatti fra opposte fazioni, ma anche all’interno per fumogeni tirati ripetutamente dalla tribuna Tevere contro la Curva Sud e viceversa. Anche in questo caso non ci sarebbero stati feriti mentre i responsabili dell’ordine pubblico stanno passando al setaccio le immagini della sala Gos (Gruppo operativo sicurezza) all’interno dell’impianto sportivo per acquisire le foto di chi ha lanciato i bengala. Anche loro potrebbero essere denunciati.
Steward impegnati a contenere gli ultrà laziali dopo il gol del vantaggio biancoceleste che hanno cercato di scavalcare le vetrate divisorie sempre con la Sud. Massima attenzione per il deflusso al termine del derby per i festeggiamenti nelle piazze di Roma anch’esse blindate dalle forze dell’ordine. Fino a tarda sera polizia e carabinieri hanno pattugliato anche le zone della movida per prevenire episodi di violenza.
Proprio in serata, un nutrito gruppo di ultrà giallorossi ha tentato di forzare il cordone della polizia in via Flaminia per raggiungere la zona di Ponte Milvio e scontrarsi con i laziali in festa. Ma c’è stato l’intervento degli agenti ed è scoppiato uno scontro con le forze dell’ordine. In particolare secondo la ricostruzione della Questura quattrocento ultrà della Roma, fra i quali molti incappucciati, hanno lanciato pietre e bastoni contro la polizia che li voleva fermare. Un assalto in due ondate, fra piazza Mancini e viale Pinturicchio, che si è allungato anche in via Sacconi e via Cardinal Consalvi. Ripetute cariche degli agenti hanno portato all’allontanamento degli aggressori che non hanno raggiunto i laziali e si sono dispersi. Tre romanisti sono stati fermati e condotti in Questura.
FONTE: Il Corriere della Sera – R. Frignani