Novanta minuti di quiete prima della tempesta. La sfida con il Crotone e l’ultima «soft» nel terribile calendario della Roma, che poi se la vedrà con Villarreal, Torino, di nuovo Villarreal, Inter, Lazio e Napoli nel giro di 16 giorni. Il rischio che si perda carburante per strada e si arrivi spompati alla fine del ciclo infernale che comincerà giovedì prossimo con l’andata dei sedicesimi di Europa League. Ecco perché Spalletti dovrà distribuire le risorse nel modo più intelligente possibile, spalmando le energie dei suoi. Ieri mattina a Trigoria ha provato lo stesso undici che ha battuto con un sonoro poker la Fiorentina e sta pensando di fare copia e incolla in Calabria, un po’ perché il meccanismo ha funzionato e un po’ per evitare di consumare giocatori come Perotti e Salah. Il primo rientra da un infortunio muscolare, ora sta bene ma accumulare minuti potrebbe pesare sulla coscia acciaccata, il secondo invece è stato catapultato in panchina contro i viola appena sceso dal volo proveniente dall’Africa. Entrambi potrebbero iniziare da riserve e lasciare ad El Shaarawy il posto accanto a Dzeko, o almeno questo è l’indizio trapelato dall’ultima seduta dei giallorossi, che con il 3-4-1-2 hanno un equilibrio difficile da scombussolare.
L’ingresso di Salah trai titolari cambierebbe la conformazione della squadra, abituata alla difesa a tre durante l’assenza dell’ egiziano. Togliere Nainggolan è un’ipotesi impraticabile, e nemmeno il video comparso sul web in cui il Ninja sputa veleno sugli acerrimi nemici della Juventus può condizionare le scelte tecniche dell’ allenatore. Spalletti ieri ci ha tenuto a parlare con il gruppo, toccando anche questa questione, con il pieno appoggio della società che ha affidato a lui il compito trattandosi di un tema di spogliatoio. Al tecnico toscano non ha dato fastidio il contenuto delle parole del belga, bensì il modo in cui sono uscite fuori e ha suggerito ai suoi prudenza negli atteggiamenti lontano dal campo, con particolare attenzione quando c’è un telefonino a riprendere. Nessuna conseguenza o punizione, è stata una chiacchierata e si e chiusa lì.
Il campionato della Roma invece va avanti, il balzo dei bianconeri a +7 non lascia tanto margine ai sogni scudetto, ma non dev’essere un incentivo a mollare. Anche perché il Napoli e vicinissimo e c’è ancora molta strada da fare. Piena di ostacoli, racconta il calendario. Il Crotone è il più basso da superare, all’andata è finita 4-0 per i giallorossi e la classifica la dice lunga sull’abisso che intercorre tra le due realtà: 50 punti la Roma, 48 gol fatti e 21 subiti, 13 punti gli uomini di Nicola,20 reti realizzate e 40 incassate. Il secondo miglior attacco sfida la seconda peggior difesa (peggio ha fatto solo il Pescara). A portare fortuna ai giallorossi è pure l’orario, perché di domenica a pranzo hanno vinto 10 volte su 16, pareggiando in 4 occasioni e perdendo due volte, con la Sampdoria e con il Torino. Il ko con i granata è l’unico match alle 12.30 giocato in questa Serie A dalla Roma, che vuole tornare alle vecchie sane abitudini. Aspettando il ciclo terribile per cui sarà utilissimo il tanto atteso recupero di Florenzi, che contro il Crotone, ma quello baby, giocherà con la Primavera il 18 febbraio la prima partita dopo l’operazione al ginocchio e con il Villarreal vuole ottenere almeno un posto in panchina.