«Barra a dritta e avanti tutta». Ma la base, a dispetto del mantra del garante Beppe Grillo e della sindaca Virginia Raggi, naviga ormai a vista. Prima l’affaire Marra, chiuso con l’arresto per corruzione del fedelissimo dell’inquilina del Campidoglio. Poi l’interrogatorio della prima cittadina, indagata per falso e abuso d’ufficio, e il terremoto Berdini. Persa la bussola, ora gli iscritti al Movimento romano sono alla disperata ricerca di una nuova stella polare. Di un appiglio a cui aggrapparsi per poi riprendere slancio e lasciarsi alle spalle mesi di veleni e polemiche. L’occasione arriverà il prossimo venerdì: appuntamento alle 16 davanti a Palazzo Senatorio, sotto il Marco Aurelio, per dire «non sei sola» a Virginia. La locandina — un cuore rosso accompagnato dallo slogan «sostegno, solidarietà e vicinanza — sta facendo il giro del web pentastellato. E riporta alla memoria il bagno di folla organizzato dai supporter dell’ex sindaco Ignazio Marino il 25 ottobre di due anni fa, cinque giorni prima delle dimissioni del chirurgo dem. La speranza, ovviamente, è che questa volta gli effetti della manifestazione non siano tanto disastrosi.
Al contrario, c’è da ricostruire un’unità che la base — la dimostrazione plastica delle fratture interne sono i malumori dei municipi registrati dal meet up della scorsa domenica — sembra aver perso. Alcuni tra gli iscritti storici al Movimento, compreso l’ex consigliere municipale del centro storico Tiziano Azzara, hanno infatti deciso di fare le pulci alla giunta Raggi in vista del primo anno di amministrazione: “Graticola day”. «Durante l’incontro — si legge nell’intervento di un altro militante M5S sul gruppo Facebook creato ad hoc per organizzare l’evento — qualunque attivista può porre domande, dubbi, critiche e perplessità direttamente ai portavoce (gli eletti, ndr) che dovranno rispondere del loro operato». Claudio Sperandio, organizzatore della partecipatissima riunione di una settimana fa al Seraphicum, ha scelto invece di rivolgersi alla rete per stimolare la base: «Se uno vale uno, voto online per tutti i romani». Il post del pentastellato è tutto dedicato a due casi che interessano il team Raggi: da una parte il nuovo stadio della Roma a Tor di Valle (su cui a breve arriverà anche l’esposto dei Verdi), dall’altra la riqualificazione degli ex mercati generali all’Ostiense. «Come direbbe Beppe Grillo, farei una modesta proposta — spiega Sperandio — facciamo votare i romani sui due progetti».
L’idea è quella di recuperare una vecchia piattaforma online e lanciare sondaggi su entrambi i casi. Sul secondo, sugli ex mercati generali, la tensione è altissima tra la maggioranza M5S del municipio VIII. Nel primo pomeriggio di venerdì, nella circoscrizione che ha già visto il minisindaco Paolo Pace minacciare le dimissioni, è arrivata anche la polizia. Tutto per una proposta di risoluzione per richiedere alcune modifiche al progetto che dovrebbe cambiare il volto di un complesso immobiliare da 85.400 metri quadri. A firmarla assieme all’ex presidente Andrea Catarci, al Pd e Forza Italia anche parte dei consiglieri grillini. Ora sono considerati «traditori» dagli “ortodossi” del Movimento e dagli attivisti pentastellati del quadrante Sud di Roma che invece lottano per bloccare l’intervento: «Chi vuole fare regali ai palazzinari si accomodi all’uscita, grazie». Per dividere i due fronti c’è voluto l’intervento delle forze dell’ordine