Non è dato sapere se Daniele De Rossi abbia mai giocato a rugby: di sicuro l’aspetto di uno con la bislunga in mano ce l’ha. Ed anche il carattere, che ha dimostrato in un sabato che ha unito la palla rotonda con quella ovale. (…) E allora, stadio di Murrayfield, Scozia-Francia del Sei Nazioni: al minuto 80 gli ospiti vincono 20-16 ma gli scozzesi sferrano l’ultimo furibondo attacco. Si lotta sulla linea di meta, la prima linea sfonda, il grande mucchio si schianta nell’area francese, il pubblico esulta. Per il referee però la palla è rimasta sospesa tra mille gambe: non è meta. (…)
Dove la palla è rotonda si sarebbe scatenato l’inferno via social, in Scozia i giocatori si abbracciano, gli sconfitti stringono la mano all’arbitro. (…) A Roma invece, più tardi, il fuorigioco sul primo gol dell’Inter (ininfluente per Guida), diventa dibattito immediato nel Bar Sport avvelenato del web. A fine partita appare De Rossi, battuto ma di sicuro vincitore: “Dispiace che episodi come questo vengano giudicati spesso diversamente, ma nel calcio che piace a me quello non è mai fuorigioco”. Ci sarà tempo per altre polemiche: questa volta però, caro Daniele, una partita a rugby te la sei meritata.
FONTE: Il Giornale – M. Lombardo