Daniele De Rossi fa ancora una volta mea culpa. Esonera la squadra dagli errori difensivi e si prende le responsabilità per il gol incassato. Anche se sull’1-0 del Feyenoord è Llorente che si perde Paixao al centro dell’area lasciandolo libero di saltare, colpire di testa e segnare, il tecnico si addossa tutte le responsabilità: “È colpa mia. Anche contro l’Inter abbiamo subito gol su questi cross, vuol dire che devo svegliarmi e lavorarci meglio”. La strategia è chiara: dare fiducia ai calciatori, non prestare il fianco alle critiche sperando di ottenere il massimo dalla squadra.
Evidentemente ha bisogno di aumentare l’autostima di qualche elemento della rosa per sopperire alla mancanza di qualità che appare evidente in qualche posizione del campo: “L’errore di base è mio, conoscendo anche i tempi limitati. Siamo arrivati in corsa e non c’è tempo di fare tutto quello che vorremmo. Se prendi gol alla stessa maniera vuol dire che dobbiamo lavorare più su certi fondamentali. Se vogliamo riempire l’area con tanti uomini dobbiamo prendere meglio lo spazio della porta prima che parta il cross“.
La Roma, però, ha tenuto testa agli olandesi per lunghi tratti della gara, dettando i tempi e soffrendo soltanto nel finale: “Era una partita difficile, palla al piede sono fastidiosi, c’era bisogno di avere tanta gamba per essere aggressivi. Abbiamo fatto anche la prestazione”. E finalmente Lukaku è tornato al gol, con la sua rete è diventato il terzo miglior marcatore della moderna Europa League con ben 26 centri.
FONTE: Il Messaggero