Da quando Lina Souloukou, la manager greca ingaggiata in primavera, ha preso il comando, ha messo in atto un costante taglio dei costi per i dipendenti. Le ultime vittime sono tre figure che certo non gravavano in modo considerevole sui conti della società. Si tratta del responsabile della comunicazione Luca Pietrafesa e di due contabili: uno del reparto amministrazione, uno della tesoreria.
Entrambi sospesi per “giusta causa”: ma le giuste cause sono almeno discutibili. In un caso si tratterebbe della mancata applicazione del decreto Crescita al contratto di un giovane, situazione rimediabile e che sposta in ogni caso poche decine di migliaia di euro. In un altro caso, di una discussione con il nuovo braccio destro di Souloukou: Arianna Sorrentino. È lei a completare la nuova triade romanista a sostegno della ceo, insieme all’avvocato Lorenzo Vitali e alla direttrice finanziaria Anna Rabuano.
A due giorni dalla festa di Natale, il club ha interrotto il contratto con il service che forniva cameramen e tecnici per i contenuti audiovisivi. La Roma lo ha prima esternalizzato a una società di servizi, trasformando quei costi in spese deducibili. Poi, ha cancellato quell’accordo, lasciando quelle persone in mezzo alla strada: prima esternalizzati, poi silurati. Nei mesi è già stata azzerata Roma Cares, la divisione che si occupava di iniziative benefiche, ed è allo studio un taglio dei costi dell’archivio storico.
C’è poi un capitolo a parte: quello dei procuratori. Da tempo Souloukou ha concordato con loro un piano di rientro di vecchie o vecchissime pendenze (c’è chi deve avere compensi maturati nel 2017). Questo piano è stato rispettato dal club fino a qualche settimana fa. Poi, improvvisamente e senza preavviso, ha smesso di onorare le rate. Gli agenti sono pronti all’ingiunzione di pagamento per ottenere quanto dovuto.
FONTE: La Repubblica – M. Pinci