Le urne di Nyon hanno dato la loro sentenza: la Roma agli ottavi di finale di Europa League avrà di fronte il Brighton (andata il 7 marzo all’Olimpico e il ritorno il 14 marzo in Inghilterra). Una partita affascinante quanto curiosa che vedrà il neo allenatore giallorosso, Daniele De Rossi, contro De Zerbi. Proprio il mister della Roma al termine della sua prima partita sulla panchina giallorossa ha elogiato l’ex tecnico del Sassuolo: “Se Guardiola dice “il mio calcio”, possiamo restare lì e chiedergli di spiegare. Ha un pizzico di genialità che ci ha permesso di vedere qualcosa di nuovo. Lo stesso vale per De Zerbi, Simeone o Conte, che hanno cambiato qualcosa nel calcio”.
FOCUS BRIGHTON Il Brighton utilizza tipicamente un modulo 4-2-3-1 fluido e flessibile, che consente transizioni ben amalgamate tra difesa e attacco. Infatti i giocatori in campo si intercambiano la posizione in maniera costante, con i terzini pronti sempre a sovrapporsi e a fornire ampiezza nella fase offensiva. Il centrocampo gioca un ruolo cruciale nel dettare i tempi di gioco, con un giocatore che spesso va più in profondità per assistere alla costruzione.
In difesa, il Brighton tiene alta la linea eseguendo un pressing che non dà respiro alla manovra avversaria portando molti uomini nella metà campo offensiva. Se il recupero palla non avviene, la squadra rischia tanto con i contropiedi avversari, perché c’è molto campo disponibile e i centrali non sono molto veloci.
NUMERI In Premier League la squadra di De Zerbi occupa momentaneamente la settima posizione con 48 gol fatti e 40 subiti. Numeri che portano i biancoblu ad essere il sesto attacco e la settima difesa del proprio campionato. In campo europeo è una squadra che non ha un grande storico, infatti, per il Brighton è la prima volta che partecipa ad una competizione europea. È passato prima nel girone con 13 punti, 10 gol fatti e 5 subiti, arrivando davanti a Marsiglia, Ajax e AEK Atene.
FONTE: Tuttoasroma