“Partite così vanno uccise prima”. De Rossi non sembra mai contento. Come i grandi allenatori. Nonostante quarantuno giorni di esperienza sulla panchina della Roma sia niente rispetto ad un’intera carriera. Ma i grandi, anche se in divenire, si misurano anche da questa perenne fame di perfezione. Quella che i giallorossi stanno cercando di raggiungere. Con i risultati che per adesso, sono dalla loro.
Se non ti chiami Inter, la Roma di De Rossi non la batti. Una legge non scritta su cui è dovuto cadere anche il Torino di Juric. “Abbiamo sofferto fino alla fine, questo mi piace, – ammette l’allenatore giallorosso a fine partita – ma queste partite vanno uccise prima. Potevamo gestirla un po’ meglio”. Quinta vittoria su sei partite.
La Roma continua la sua rincorsa al quarto posto battendo anche i granata dopo una partita sofferta. Ma risolta dalla tripletta di Paulo Dybala, la prima con la maglia giallorossa. Proprio l’argentino a fine partita ha commentato la sua quarta tripletta in carriera che gli ha assicurato anche il pallone della partita: “Mi mancava tanto, lo volevo da un po’. Già lo volevo contro il Cagliari, ma il mister mi ha sostituito. Oggi non l’ho cercato così tanto, ma è venuto. Sono felice perché è servito per vincere”.
Nell’esultanza del secondo gol è arrivato anche un abbraccio sincero e bellissimo con Daniele De Rossi: “Era un momento difficile della partita, il Torino ti mette in difficoltà. Dopo il pareggio la partita sarebbe potuta finire in qualsiasi modo. In occasione del 2-1 ho voluto calciare e per fortuna è entrata. Sono andato in panchina e il primo che ho visto era lui. Voglio ringraziare anche i tifosi sono fantastici. Anche oggi che è lunedì lo stadio era pieno”.
Un pieno d’amore per l’argentino che ancora una volta trascina la Roma. Che si aggrappa con tutta sé stessa alle giocate dell’argentino per provare a trasformare una stagione difficile in qualcosa di bellissimo: “Futuro? Quando sono arrivato ho detto di star vivendo un’altra vita in questa città. Non so cosa succederà in futuro, ma mi sto godendo ogni momento con questa squadra meravigliosa”. Quello che succederà questa estate non lo sa la Roma e forse neanche l’argentino. Per ora De Rossi si gode il suo gioiello. Il campione “a cui non devi dire come e dove giocare. Perché lui lo sa già”.
FONTE: La Repubblica – M. Juric