Un movimento innaturale, il ginocchio sinistro che va in torsione, una torsione anomala e preoccupante. E subito il fastidio, misto ovviamente alla paura. Perché il ginocchio di Alessandro Florenzi è proprio quello sinistro, infortunatosi il 26 ottobre scorso a Reggio Emilia, contro il Sassuolo, e poi operato due giorni dopo a Villa Stuart dal professor Pier Paolo Mariani. Rottura del legamento crociato anteriore e tanti saluti ad una stagione che lo vedeva ancora protagonista. E invece Alessandro dovrà aspettare ancora, proprio quando il recupero sembrava ormai quasi completato. Perché ieri il jolly giallorosso si è rifatto male proprio su quel ginocchio lì e, in attesa degli esami strumentali di venerdì, bisognerà aspettare per capire anche quanto grave. Ma i primi segnali, ovviamente, sono di preoccupazione pura.
I FATTI – Ieri Florenzi era felice, almeno fino al momento dell’infortunio. Da un po’ si allena con la Primavera, aveva intravisto il traguardo finale di quei famosi cento giorni pronosticati per il suo ritorno. Anche se poi i cento giorni di fatto sono passati da un po’, ma quello sarebbe stato il problema minore. «Lavoro duro, più forte di prima», il suo tweet di ieri pomeriggio, con tanto di pugno che tanta fortuna non gli ha portata. Poi il campo, appunto, con la seduta con la Primavera e quel fastidio avvertito durante una corsa. Certificato poi a fine serata anche dal comunicato ufficiale del club: «Florenzi nell’allenamento odierno con la Primavera ha subito un trauma distorsivo al ginocchio sinistro. L’atleta nei prossimi due giorni osserverà riposo e sarà sottoposto a cure antalgiche. L’entità del trauma verrà quantificata con esami strumentali e consulto specialistico con il professor Mariani nella giornata di venerdì».
IL PROGRAMMA – C’è molta casualità in quello che è successo ieri ad Alessandro, ma la preoccupazione non diminuisce per questo. Il problema vero è che il ginocchio si è gonfiato e questo potrebbe anche non essere un buon segno, visto che è quello operato e c’è sempre di mezzo un legamento crociato. Nel programma di avvicinamento al rientro, tra l’altro, Florenzi avrebbe dovuto giocare la partita della Primavera contro il Crotone di sabato prossimo, test che però era già stato fatto slittare all’11 marzo contro la Salernitana. Ora, ovviamente, è impossibile stabilire con certezza i tempi di recupero, dipenderà tutto dagli esami e dalle condizioni in cui Mariani troverà il ginocchio. E, soprattutto, il legamento.
LUCIO CUPO – Insomma, nella migliore delle ipotesi Florenzi dovrà stare fermo per un po’, interrompendo il programma di recupero. Alla peggiore, invece, a Trigoria non ci vogliono neanche pensare, seppur siano consapevoli della delicatezza della questione. Ieri pomeriggio, però, Luciano Spalletti in volto era cupo, molto cupo. Cupo e preoccupato. Perché in Florenzi ha sempre visto uno di quegli elementi insostituibili. Dovrà invece farne a meno ancora per un po’ e questo lo preoccupa. Sperando solo che quel po’ sia poco e non qualcosa di più.