Se non è un’ultima chiamata, poco ci manca. Appare strano se si parla di Lukaku utilizzare un’espressione di questo tipo, ma la stagione del belga in giallorosso dal nuovo anno in poi procede in maniera più lenta. Complice sicuramente una fisiologica condizione fisica in calo al quale va aggiunta la poca collaborazione del resto della squadra nel servirlo con palloni utilizzabili.
Ma tant’è che l’ex Inter è fermo a dieci gol in campionato, che non sono certamente pochi, ma da un centravanti del suo calibro ci si aspettavano numeri differenti. La media, infatti, è scesa ad oggi a 0.37 gol a partita che in un campionato intero vorrebbero dire meno di 15 gol realizzati. Bottino magro, che Romelu ha saputo rimpolpare in Europa dove probabilmente ha trovato più spazi. Con 7 reti in 9 apparizioni è infatti il migliore per distacco della rosa giallorossa, ma oltre ai numeri, certamente importanti, ci sono le prestazioni.
Con l’arrivo di De Rossi Lukaku ha messo a segno soltanto due reti (contro Verona e Monza) e non iscrive il suo nome nel referti dei marcatori dallo scorso 2 marzo. Oltre a ciò, anche nell’ultima apparizione a Lecce, il numero novanta giallorosso sembra spento, svuotato. Seppur in diverse occasioni ha lavorato tanto nei duelli con i difensori avversari per pulire palloni, il suo apporto all’interno dei novanta minuti appare spesso insufficiente.
Poco importa del nome che porta dietro la maglia, al momento il belga sta deludendo, anche se De Rossi quando ne ha parlato lo ha sempre elogiato, soprattutto per l’atteggiamento. Le ultime fiammate in campionato sono arrivate in coppia con Dybala. Il loro duetto ha portato al terzo gol dell’argentino contro il Torino, su assist del belga. Con la Joya che ricambiò pochi giorni dopo a Monza per permettere a Lukaku di raddoppiare.
Quella che ai nastri di partenza del campionato si presentava come una delle coppie migliori della Serie A, effettivamente, insieme fa grandi cose. E allora mai come domani Lukaku vuole essere decisivo, visto che nei due derby precedenti (dove la Roma non è andata in gol) ha deluso parecchio.
Magari il ricordo dei successi da protagonista con l’Inter lo possono aiutare, visto che in ogni caso la conferma in giallorosso è tutt’altro che scontata. Sono infatti i costi, oltre al rendimento, a frenare gli entusiasmi, soprattutto dopo lo stop al Decreto Crescita. Ma ogni ragionamento è rinviato a fine stagione, quando a Trigoria ci sarà finalmente un direttore sportivo.
FONTE: Il Tempo – L. Pes