La testa e le gambe in Spagna, il cuore con Florenzi. La Roma, che stasera ritrova l’Europa League nell’andata dei sedicesimi contro il Villarreal dell’ex Josè Angel e degli italiani Bonera, Soriano e Sansone, avrà un pensiero in più in una trasferta che in passato si è rivelata letale per le italiane. «Le percezioni sono che possa essere davvero un guaio per Florenzi – ha confidato un cupo Spalletti – Inizialmente si era fiduciosi, stamani (ieri mattina, ndr) la situazione non era migliorata. Il rischio operazione c’è e mi dispiace che il ragazzo possa subire una cosa del genere al livello psicologico. Ci servirebbe uno come lui. Ho una sensazione di malessere per questa storia». La storia della stagione europea giallorossa, invece, passa da stasera. Per questo il tecnico rinvierà il turnover alla sfida di domenica col Torino: «In questo periodo ci sarà da cambiare. Quando si hanno 4-5 giorni a disposizione è un conto, quando se ne hanno 2-3 è un altro. In campionato bisognerà intervenire in maniera massiccia sulla formazione titolare. Noi vogliamo giocare questo tipo di partite. Abbiamo disputato un buon girone, ma ora dobbiamo pensare al Villarreal. È una squadra con giocatori forti che subisce pochi gol e resta molto corta. È un esame difficile in uno stadio caldissimo, avrei preferito incontrarli più avanti. Visto che il Villarreal ha questa qualità di giocare di rimessa e di chiudersi bene, potrebbe diventare difficile la partita di ritorno, per cui noi dobbiamo fare la partita già all’andata».
Per provare a scardinare il Sottomarino giallo Spalletti si affiderà a Dzeko, alle sue spalle Nainggolan e Salah. In porta, come avviene da inizio stagione nelle coppe, tornerà Alisson: «Col Villarreal gioca lui perché se lo merita, in futuro vedremo». In difesa comanderà ancora Fazio che l’Europa League l’ha vinta 3 volte col Siviglia: «Conosco il valore degli spagnoli, hanno esperienza e tanti calciatori davvero forti. Ma noi ci siamo preparati per questo appuntamento, abbiamo studiato la loro gara contro il Siviglia e quella contro il Malaga. Siamo pronti. Vogliamo arrivare in fondo in Europa League». Infine una battuta sulla richiesta di giocare con la nazionale italiana: «Sarebbe un onore. Ho giocato con l’Argentina ma non in partite ufficiali. Ho passaporto, nome, cognome e sangue italiano».