Al termine del match contro il Napoli, l’allenatore della Roma, Daniele De Rossi, ha rilasciato alcune dichiarazioni al riguardo:
SKY È stata una partita di grande sofferenza, il Napoli ha tirato tante volte ma avete tenuto, con coraggio anche nel finale con il gol di Abraham… “Sì, abbiamo pareggiato e non è un risultato da buttare qui a Napoli ma non era quello che volevamo. Penso che loro siano una squadra tanto forte. Li becchiamo in un periodo in cui può esserci meno lucidità ma contro queste squadre devi essere molto più pulito quando tieni palla, perché quando ce l’hanno loro ci sta che tirino in porta e che siano pericolosi, a volte puoi rubargliela e a volte puoi rubargliela non facendogliela prendere quando ce l’hai. Hanno tirato tanto, hanno fatto una buona partita, nel secondo tempo noi abbiamo fatto un pochino meglio ma bisogna fare meglio. Bisogna ritrovare le forze perché già giovedì avremo una sfida difficilissima contro un’altra squadra che gioca bene”.
Siete riusciti in tante partite a tenere il pallone grazie a una grande varietà di palleggio. Oggi mancava Paredes, mancava un giocatore che potesse fare sponde come Lukaku, in tutto questo è subentrata un po’ di stanchezza fisica e nervosa? “Non lo so. Questa rosa è stata costruita con non molti palleggiatori a centrocampo e quando non c’è Leo (Paredes ndr) un pochino si vede. Leo però può mancare e non possiamo giocare solo quando c’è lui. In altre circostanze abbiamo fatto bene anche quando non c’era lui e bisogna fare meglio di così. La stanchezza a fine campionato ce l’hanno un po’ tutti, noi abbiamo fatto tante partite ma ne mancano ancora tante e difficili. Se iniziamo a pensare di essere stanchi faremo delle brutte figure nell’ultima parte di campionato”.
Nel pre partita abbiamo toccato l’argomento Ndicka, quell’assist per Abraham ha fatto vedere che vi serve… “A parte l’assist ha marcato tutta la partita, a volte riuscendoci a volte no. Ci servono tutti i giocatori, sono contento che abbia segnato Tammy (Abraham ndr) perché torna da un periodo duro del suo infortunio. Abbiamo recuperato due ragazzi che hanno avuto due episodi, due infortuni di durata diversa ma di sofferenza. Siamo contenti, Evan ci serve e ci servono tutti. Speriamo di recuperare Chris e Romelu per giovedì perché avremo veramente bisogno di tutti”.
Recupereranno? “Pensiamo che possano recuperare, domani e dopodomani faranno degli allenamenti un po’ più pesanti per capire se i problemi che hanno siano alle spalle”.
Mancini mi è sembrato in difficoltà dal punto di vista fisico. Era prevedibile o meno? Quando devi fare delle scelte quanto conta la parte tecnica e caratteriale oltre quella fisica? Oggi senza Paredes non potevate tenere troppo la palla… “Alla fine il possesso lo abbiamo tenuto pari, non è il numero di quanto teniamo il pallone ma di quello che ci facciamo col pallone, dove li portiamo quando teniamo la palla, a volte può essere usato per disinnescare le loro qualità. Mancini ha fatto una partita in linea con tutti gli altri, non è che gli altri abbiano fatto una partita eccezionale, non siamo stati la nostra miglior versione ma non è che un giocatore ha influenzato su quella che è stata la nostra prestazione. Aveva anche lui un cliente scomodissimo e non è mai facile giocare ogni tre giorni per un ragazzo che gioca sempre anche quando non è in condizioni perfette”.
Che segnali ha avuto da Renato Sanches? “Ha qualità tecniche, era anche un momento difficile della partita. Sul rigore aveva recuperato bene la palla poi è stato un po’ sfortunato in quell’episodio ma secondo me è entrato bene. Ci potrà dare una mano sicuramente, anche le mie scelte lo penalizzano, non ha giocato praticamente mai 90 minuti e probabilmente non ne avrebbe tanti da darci ma è un giocatore importantissimo. Nell’ultimo mese si sta allenando con tanta intensità perciò faremo affidamento anche su di lui”.
DAZN Quanto vale questo punto?
“Vale uno in classifica (ride, ndr) e non vale troppo dal punto di vista del morale, dato che non abbiamo fatto una prestazione così convincente. Non abbiamo fatto con il Bologna, mentre oggi abbiamo fatto una partita sottotono contro una squadra tanto forte. Dovevamo fare una prestazione super, ma forse non eravamo in grado di farla. Il Napoli vive un momento di difficoltà, ha tirato fuori l’orgoglio di calciatori difficili da affrontare”.
Le prestazioni di Azmoun e Abraham? “Prestazioni positive perché gli episodi fanno la differenza e loro sono stati protagonisti. Potevano fare meglio, ma sono contento degli attaccanti che ho. Contro queste squadre l’importante è levare il ritmo e la palla e secondo me non l’abbiamo tenuta bene, potevamo fare meglio dal punto di vista del possesso”.
Siete sempre dentro le partite, anche oggi che avete sofferto… “Stiamo facendo le cose per bene per quanto riguarda le prestazioni e i risultati, sono soddisfatto anche dell’atteggiamento. Ci sono squadre che quando giocano male perdono sempre, mentre altre riescono a portare a casa almeno un pareggio. Non abbiamo coperto bene la palla e abbiamo concesso troppa profondità a Osimhen nel secondo tempo, ma lui è troppo più veloce degli altri. Anche in partite non eccezionali i miei calciatori hanno voglia di tirare fuori qualcosa in questa stagione, sapendo però che sarà difficilissimo. Abbiamo questo tour de force, è dura e lo sappiamo, ma dobbiamo trovare le forze per fare i punti per arrivare in Champions o per vincere l’Europa League”.
Come si batte una squadra imbattibile? “Ritenevo molto forti anche il Milan, il Brighton e il Feyenoord. Abbiamo incontrato squadre che volevano giocare a calcio e quindi è più difficili preparare le partite contro questo tipo di squadre. Uno degli ingredienti per battere il Leverkusen sarà l’attenzione difensiva. Inoltre dobbiamo farli girare a vuoto senza palla, hanno calciatori di qualità e se levi la palla si innervosiscono e perdono ordine. Dobbiamo fare entrambe le fasi in maniera perfetta. Il Leverkusen ha qualcosa di speciale, sono imbattuti ma non esistono imbattibili”.
CONFERENZA STAMPA Nelle ultime uscite è sembrata una Roma più conservativa e meno spumeggiante. È un’impressione?
“Nell’ultima partita abbiamo giocato 18 minuti e in quella col Bologna abbiamo tenuto palla più di loro, abbiamo tirato in porta più di loro e nella fase finale abbiamo giocato peggio di loro perché il Bologna gioca molto bene. Mi sembra che nelle partite precedenti, quelle col Milan, non siamo stati rinunciatari, anzi, a parte quando siamo rimasti in 10. Per me l’atteggiamento conservativo fa parte della squadra, il calcio è tante cose e la mia squadra deve essere tante cose. Se fossimo stati più conservativi forse oggi il Napoli avrebbe tirato meno in porta, avremmo dovuto essere più attenti soprattutto a delle cose che avevamo analizzato, tipo la profondità di Osimhen. Ma non penso ci fosse grande differenza, soprattutto se provo a ricordare la mia seconda partita, con la Salernitana, o il primo tempo di Verona o alcuni momenti di Roma-Inter abbiamo avuto momenti in cui abbiamo sofferto e difeso a denti stretti, come ogni squadra deve saper fare”.
Si inizia a vedere stanchezza, non so se mentale o fisica. Ti preoccupa? “A fine campionato sono tutti quanti un po’ stanchi, è difficile vedere squadre brillantissime. Oggi non ho visto la partita col Bologna perché eravamo negli spogliatoi. Ci sono momenti in cui la squadra sembra meno brillante della fase centrale del campionato, ci può stare e ci può stare che a volte non te ne accorgi perché affronti squadre nettamente inferiori. Ad esempio contro l’Udinese prima della sospensione stavamo andando in crescendo. Poi quando giochi contro squadre tanto forti come il Napoli ci sta che ti facciano sembrare ancora più stanco di quello che in realtà sei. È una serie di concause che portano a fare una partita meno brillante, a subire un po’ troppo. Però per me abbiamo giocato contro una squadra tanto forte, che ha avuto una fase di smarrimento nella fase centrale del campionato ma oggi ha preparato questa partita come fanno le grandi squadre quando vengono contestate o vanno in difficoltà. Stare a 9 punti dal Napoli significa aver fatto una rincorsa importante, perché quando sono arrivato penso fossimo dietro. Questo va valutato sul medio-lungo termine. Arrivare davanti ad una squadra, che può essere inferiore solo all’Inter, è sintomo che abbiamo fatto qualcosa di importante. E per fare qualcosa di importante con questa continuità ci sta che ogni tanto ti manchi il fiato, l’importanza delle prossime partite ci darà grande energia, ne sono sicuro”.
Quanto può essere importante questo gol per Abraham? “È importantissimo. Per un attaccante è importante fare gol sempre, figuriamoci dopo un infortunio. Lo voleva, lo ha sfiorato con il Milan in casa. Si danna l’anima quando non riesce in qualcosa. Credo che possa aiutarlo e possa aiutarci perché è un giocatore che recuperiamo dal punto di vista dell’entusiasmo perché questi gol ti sbloccano. Ed è bello anche che il nostro pareggio sia arrivato da una spizzata di Ndicka per il gol di Abraham. In questo periodo per motivi diverse e durata diversa sono stati un po’ in sofferenza. È un giocatore importante, come lo sono tanti altri, ma averli tutti e in condizione ci aiuterà a fare le prossime partite, che sono abbastanza toste: Leverkusen, Juventus, Leverkusen e Atalanta, e speriamo dopo una finale”.
Un periodo importate, quanto conta la stanchezza? “Un po’ di tempo fa ho fatto una battuta: penso che parlare troppo di stanchezza ti stanchi e non ti aiuta a sentirti più in condizione. Non è la maniera giusta per preparare tutte queste partite. Stiamo lavorando con intensità, stiamo centellinando anche i giorni di riposo perché a volte un giorno di riposo è meglio di un giorno di allenamento con la squadra stanca di testa. Capiremo cosa fare in questa settimana. La stanchezza c’è, anche il Leverkusen sarà un po’ stanco visto che gioca da 12 mesi vincendo praticamente quasi tutte le partite. Ci sta arrivare un po’ stanco e a volte sembri più stanco perché l’avversario è bravo. Dopo il 3-1 il Bologna è stato molto bravo a farci sembrare stanchi perché allungava gli spazi e la gestione della palla era pulita, quindi arrivavamo sempre in ritardo. Oggi abbiamo incontrato una squadra fortissima. Abbiamo studiato nei vari step della sua stagione che aveva momenti in cui non giocava bene ma ha delle qualità e un’eredità importantissima, ha vinto il campionato pochi mesi fa. Oggi erano molto motivati e avevano preparato la partita con 4-5 giorni di ritiro, queste cose aiutano a sembrare meno stanchi oltre le loro qualità. Penso che saremo belli pimpanti giovedì sera”.
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“Pareggio utile ma non utilissimo. Peccato, eravamo andati in vantaggio al 60’, ma il campo ha detto che forse non meritavamo la vittoria. Quando arrivi a pochi minuti dalla fine stando in vantaggio devi gestirla meglio, potevamo prendere il gol prima, ma lo abbiamo preso in maniera abbastanza sfortunata. Abbiamo rimesso in piedi una partita che sembrava persa grazie al nostro grande cuore e orgoglio e infine l’abbiamo difesa con l’intervento di Mancini, che rappresenta il disegno perfetto di questa squadra. Nonostante questo, bisogna fare meglio”.
Cosa è mancato? “Un po’ di consapevolezza e di lucidità nel girare il pallone, c’erano molti spazi per far male agli avversari, soprattutto alle spalle del loro centrocampo. Ci sono mancate la brillantezza e la forza di battere una squadra così forte. Verso fine campionato può mancare un po’ di energia, ma quando incontri squadre come il Napoli, che è la più forte insieme all’Inter, diventa difficile”.
Come stanno Lukaku e Smalling? “Speriamo di recuperarli, hanno due situazioni leggermente diverse. Vediamo in questi giorni, speriamo di avere tutti a disposizione perché è un momento in cui abbiamo bisogno di energie. Nei prossimi giorni capiremo qualcosa di più sulle loro condizioni”.
FONTE: Sky / DAZN / Redazione Tuttoasroma / Roma TV