Per come si era messa alla fine è un punto bello e prezioso che rallenta ma non interrompe l’inseguimento alla Champions. Perché quando sei in trasferta a casa del Napoli Campione d’Italia (seppur in crisi) e prendi il gol del 2-1 all’84esimo, riuscire a non perdere è già di per se un’impresa.
La Roma si conferma squadra che non muore mai, che riesce negli ultimi minuti a dare quel colpo di reni in grado di rimetterla in piedi: stavolta ci pensa il gol di Abraham, esattamente un anno dopo il suo ultimo sigillo prima dell’infortunio (29 aprile 2023 col Milan). Al Maradona Napoli-Roma finisce 2-2 con i giallorossi che realizzano il ventesimo gol stagionale negli ultimi quindici minuti, il sesto all’overtime: numeri che allontanano l’ipotesi di coincidenze fortuite o casualità.
La Roma è anche questo e in questo assomiglia molto al suo nuovo allenatore che ha nel suo carattere quella che nella Capitale viene definita «tigna»: voglia, cattiveria agonistica, quel plus in più tipico della Città Eterna che non ti fa mollare mai. Poi ci sono le storie nella storia come l’assist vincente di N’Dicka (migliore in campo dei calciatori di movimento) tornato a giocare dopo lo spavento di Udine, per la testa di un compagno uscito dal lungo tunnel di un infortunio. Ma il protagonista assoluto della serata è stato il portiere, fondamentale per questo risultato in grado di dire «no» più volte ai fenomeni del Napoli.
Osimhen ci ha provato da tutte le parti, Kvaratskhelia ha fatto impazzire la fascia sinistra giallorossa egli affondi di Anguissa hanno lasciato il segno. Ma Svilar ha tenuto trasmettendo sicurezza ai compagni in un primo tempo davvero faticoso. E successo tutto nella ripresa quando la Roma è cresciuta riuscendo a giocare alla pari con i padroni di casa.
Va in vantaggio con il gol di Dybala dal dischetto ma viene subito raggiunta dalla carambola beffarda innescata dai piedi di Kristensen che inganna Svilar. Poi a cinque dal termine il rigore generoso concesso al Napoli per un fallo su Kvaratskhelia di Sanches (imbarazzante) appena entrato al posto di Bove. Sembra finita lì invece Abraham all’ultimo minuto riporta in pari la Roma e il sole nella Capitale.
Ora giusto il tempo di rifiatare (e la Roma vista ieri ne ha bisogno eccome) e poi testa al Bayer Leverkusen che arriverà all’Olimpico giovedì per la semifinale di andata di Europa League. Altra partita da non sbagliare visto che il ritorno si giocherà sette giorni dopo in Germania e che domenica all’Olimpico arriverà pure la Juventus.
Ma intanto la Roma si gode il quinto posto a quattro punti dal Bologna, con l’Atalanta che si è fatta ancora più sotto e la Lazio subito dopo. Tra queste si farà il rush finale per la Champions del prossimo anno sarà rush finale tra queste squadre: calendario alla mano tutto è ancora possibile. Andrà «dentro» chi sbaglierà meno nelle ultime quattro partite… si accettano scommesse.
FONTE: Il Tempo – T. Carmellini