Quattro mesi di analisi, studi e progetti. Questo è stato, dal 16 gennaio, il vissuto di Daniele De Rossi: gioie e dolori, scoperte e conferme. E ora, a due gare dalla fine, con l’avvicinarsi della nuova stagione, viene da domandarsi che cosa sarà (e che cosa non sarà). Verrà il mercato, contemporaneamente alla preparazione; poi un nuovo inizio. Ma DDR, in conferenza stampa, ha preferito non avventurarsi troppo nel futuro; e, oltre a quella sul rinnovo, è stata anche troppo diplomatica la risposta sui giocatori considerati incedibili. «Qualcuno di loro potrebbe andare via, altri cedibili potrebbero restare».
Tra tutte le individualità, ci sono elementi che sono risultati di vitale importanza con DDR. L’esempio lampante della stagione 2023-24 è Bryan Cristante. Non solo perché è l’uomo più presente nella sua gestione tecnica, grazie ai 1.885 minuti accumulati; ma anche perché, con lo stesso Mourinho, ha sempre dimostrato la propria utilità alla causa (occupando svariate zone del campo). Oltre, ovviamente, alla costanza. Segue Gianluca Mancini: 1.869’ in campo, addirittura 5 gol segnati e una tenacia (non sconosciuta ai tifosi romanisti) fuori dal comune. (…)
Se da una parte Mile (20 presenze e 1.830 minuti) ha contribuito diverse volte ai buoni risultati con parate prodigiose – 22 i gol subiti, 6 le reti inviolate con De Rossi -, dall’altra Lorenzo (con 1.738 minuti) ha migliorato il suo rendimento. 7 gol (5 decisivi da quando l’ex numero 16 è in panchina), 3 assist e la continuità tanto attesa. Senza dimenticare Paredes ed El Shaarawy, rigenerati dalla “cura derossiana”. (…)
Llorente, Huijsen, Kristensen, Angeliño, Sanches, Azmoun, Lukaku, oltre a chi andrà in scadenza. La lista delle incertezze è lunga e molti dei giocatori presenti hanno rappresentato un punto fermo per De Rossi. Basta pensare a Romelu, centrale sia con Mou, sia con DDR. A 180 minuti dal triplice fischio, quel che sarà, sarà. Ora, riprendendo le parole di DDR, non c’è spazio per il futuro. (…)
FONTE: Il Romanista – S. Carloni