Questa volta il coup de theatre – il francese è d’obbligo, visto il protagonista della vicenda – in stile Friedkin non è riuscito. Ghisolfi sarà il prossimo direttore sportivo della Roma, ad annunciarlo ci ha pensato il suo ormai ex presidente Jean-Pierre Rivère. Il proprietario del Nizza, informato da un mese da Florent dell’offerta della Roma, dopo la gara contro il Lille di Fonseca – terminata 2-2, che ha chiuso la stagione dei rossoneri – ha augurato buona fortuna al trentanovenne in procinto di trasferirsi a Trigoria.
Presto arriverà anche la conferma formale da viale Tolstoj, con foto di rito e prima intervista a dare il via all’era Ghisolfi, che dovrebbe procedere di pari passo a quella targata De Rossi. Se il tecnico, nella conferenza stampa post Roma-Genoa, si è lasciato sfuggire la durata triennale del suo nuovo contratto, i sussurri – sempre molto velati da quando i Friedkin hanno preso in mano la Roma nel 2020 – parlano di un accordo fino al 2027 anche per Florent, pronto a tuffarsi nella prima esperienza al di fuori dei confini del calcio francese.
De Rossi da una parte, Ghisolfi dall’altra. 79 anni in due, a loro Dan e Ryan Friedkin, con la partecipazione sempre attiva della Ceo Lina Souloukou, hanno consegnato il futuro della Roma. Un domani che passerà, inevitabilmente, dal verdetto ormai affidato ai risultati dell’Atalanta, per capire quale coppa dovrà giocare la Roma nella prossima stagione.
Accedere o meno ai fondi della nuova e ricchissima Champions potrebbe fare tutta la differenza del mondo, fermo restando che il buon lavoro fatto negli ultimi tempi sui conti societari permetterà a Ghisolfi di lavorare con un po’ più di libertà rispetto alle ultime sessioni di mercato guidate da Pinto. A rendere il tutto più complicato, però, è il tempo. (…)
Nel frattempo Ghisolfi farà la conoscenza di De Rossi e insieme condivideranno le idee su come rifondare la rosa. Le caratteristiche indicate da Daniele e le capacità di scouting di Florent, che qui troverà una base di professionisti su cui fare affidamento lasciata da Pinto. Questo il mix per il nostro domani. Con un occhio all’oggi e a un’estate, ritiro compreso, tutta ancora da programmare. (…)
FONTE: Il Romanista – S. Valdarchi