In attesa di possibili miracoli Champions a Trigoria campeggia il cartello “lavori in corso”. Con l’ufficializzazione arrivata per bocca di De Rossi stesso di un progetto triennale che lo vedrà alla guida della Roma, si attende ad ore l’annuncio di Florent Ghisolfi come nuovo capo dell’area sportiva della Roma (dal patron del Nizza la conferma ufficiale), che dovrebbe aver firmato un accordo della stessa durata.
Il binomio scelto dai Friedkin per ripartire dopo gli addii di Mourinho e Pinto dovrà necessariamente collaborare e viaggiare sulla stessa lunghezza d’onda per rilanciare una squadra che in Serie A oscilla ormai da sei anni tra quinto e settimo posto. Tanti sono i compiti del nuovo ds, scelto dalla proprietà dopo l’ottimo lavoro svolto negli ultimi anni tra Lens e Nizza. Schivo, riservato e attento all’ambiente,
Così lo descrivono oltralpe, dove in questi anni ha avuto rapporti molto distanti con i media, riuscendo spesso a tenere nascosti obiettivi e colpi di mercato. Il giovane dirigente si appoggia molto alla sua rete di procuratori, coadiuvando il lavoro sul campo con quello dei numeri e delle statistiche. Nella sua breve esperienza in Costa Azzurra, è riuscito in breve tempo a risanare un monte ingaggi che nell’estate 2022 presentava una situazione critica per le casse del club di proprietà Ineos.
Un punto a suo favore che assieme alla sua poca mediaticità lo ha reso un profilo credibile agli occhi dei Friedkin che da gennaio hanno iniziato la corte al trentanovenne. Sia a Lens che a Nizza non ha avuto problemi a lavorare con tecnici esordienti, perciò le premesse per costruire un rapporto solido con De Rossi ci sono, vista anche l’abitudine di Ghisolfi a lavorare a stretto contatto con chi conosce bene il club.
Il fattore ambientale, infatti, è un’altra chiave del suo successo. Appena arrivato a Nizza, infatti, volle conoscere il tifo organizzato rossonero, e addirittura difese in prima persona i sostenitori nizzardi nel settore ospiti a Bordeaux.
Il progetto di partenza illustratogli da Riviere, che prevedeva ingenti investimenti e l’ambizione della Champions, ha deluso parecchio il dirigente che alla fine del secondo anno, una volta ricevuta la proposta della Roma, ha chiesto alla dirigenza del club francese di essere liberato. Richiesta subito accolta, come annunciato domenica sera dal presidente dei rossoneri, che gli permetterà di iniziare da subito il lavoro a Roma.
C’è tanto da fare per rivoluzionare la rosa giallorossa seguendo i dettami di De Rossi, che in queste ultime settimane, dopo l’annuncio del rinnovo, ha legittimamente espresso perplessità e necessità di intervento su un gruppo di calciatori che per molti versi ha deluso.
E per una rosa assemblata male e con tanti elementi che costano molto più di quello che danno. Fame, corsa e intensità sono le parole chiave utilizzate dal tecnico di Ostia per tracciare l’identikit dei calciatori che saranno cercati in estate nel suo primo mercato da allenatore. Un progetto che prevederà una maggiore libertà di spesa a Trigoria rispetto alla rigidità del transfer balance degli ultimi anni, con investimenti che coinvolgeranno giovani futuribili senza cercare ossessivamente soluzioni a parametro zero o prestiti dell’ultimo minuto.
Sugli esterni e a centrocampo si concentra l’urgenza più impellente per DDR, che vuole calciatori di gamba e abili nell’uno contro uno da utilizzare sugli esterni, e una maggior varietà di caratteristiche in mezzo al campo, dove nelle ultime settimane hanno giocato praticamente sempre gli stessi.
C’è poi il capitolo centravanti da risolvere, con Lukaku che verosimilmente senza Champions non può restare a Roma. Anche se ieri il belga ha espresso amore per i colori giallorossi a Betssonsport.it. “I tifosi della Roma sono speciali, sto veramente bene con tutta la squadra”.
FONTE: Il Tempo – L. Pes