Punte, e a capo. Con la Champions sfumata si passa al piano B anche per l’attacco. Uno dei reparti messi sotto accusa da De Rossi dopo la figuraccia di Empoli. Dato ormai per scontato il mancato ritorno di Lukaku e l’addio ad Azmoun e Zalewski, restano in bilico le posizioni di Dybala ed Abraham.
Sulla Joya ieri De Rossi non si è sbilanciato: “Quando sono arrivato è sempre stato il primo ad andare forte in allenamento. Sono soddisfatto del rapporto con lui. Però è il momento di fare non di dire. Nel calcio si fanno dei progetti che vengono scombussolati dalle decisioni del calciatore o del procuratore. Dire oggi questo rimane può essere un boomerang”.
Intanto proseguono i summit con Ghisolfi. Il lavoro sarà tanto, a partire proprio dal dopo Lukaku. Senza i soldi Champions si complicano i sogni David e Chiesa, e si riaffaccia Pavlidis. Il greco dell’Az Alkmaar che ha segnato 80 gol in tre stagioni e che piace al Bologna. Costo accessibile vista la scadenza 2025: 18 milioni.
Occhi pure sul campionato francese e su Kalimuendo del Rennes, scoperto da Totti. De Rossi è comunque ottimista: “Ho le stesse ambizioni della società e vogliamo tornare ad alzare trofei. Ho parlato con la Souloukou e abbiamo idee che coincidono. Non sempre sono facili da portare a termine, ma abbiamo dei piani A,B,C,D,E. Sono fiducioso anche se dobbiamo capire le disponibilità”.
Non solo attacco, perché questa Roma ha necessita di ristrutturare anche fasce e centrocampo. Consigliati Gabriel Sara del Norwich e Medina del Boca, mentre dietro piacciono Gendrey del Lecce e Diakitè del Lille.
FONTE: Leggo – F. Balzani