(…) Poco prima di scendere in campo, le notizie da Bergamo avevano anche dato la certezza sull’esclusione dalla prossima Champions, con un’altra Europa League, nel suo nuovo formato pensato dalla Uefa, in cui tuffarsi da settembre in poi.
De Rossi però aveva avvertito tutti alla vigilia, dentro e fuori Trigoria, del peso specifico che, nel suo modo di vivere il calcio – e probabilmente anche la vita – la trasferta del Castellani avrebbe avuto. Parole alle quali sono seguiti fatti, con la scelta della formazione – al netto delle assenze per squalifica o infortuni – senza alcun turnover, ma l’esito è stato quello di una Roma sconfitta all’ultimo minuto, da un gol che, citando Daniele, “in Serie A non puoi prendere”.
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«Si guarda avanti adesso? No. Si guarda a questa partita, che ci aiuterà a guardare in avanti. Ci ha detto qualcosa, al di là del risultato. Questa partita è un punto di partenza per guardare avanti». Firmato Daniele De Rossi. Così il tecnico di Ostia ha commentato ai canali del club la sconfitta in Toscana. Di belle serate, da gennaio in poi, la Roma ne ha vissute, ma DDR sceglie di cogliere l’aspetto positivo dell’aver concluso così male, come stimolo a migliorarsi. (…)
«Io ci credo fortemente – ha detto ieri, all’interno della cerimonia per i premi Ussi svolta al Circolo Canottieri Anieni – che con un percorso serio, giusto e corretto torneremo a sollevare qualche coppa a breve».
C’è da intraprendere però questo percorso e, in questo senso, l’estate che ci approcciamo a vivere giocherà un ruolo fondamentale. Il futuro passa da qui e De Rossi, insieme alla famiglia Friedkin e alla dirigenza, ha già cominciato a tracciare le linee guida. Tre mesi che trasformeranno inevitabilmente il volto della rosa, con nove giocatori che, tra prestiti e scadenze contrattuali, potrebbero salutare il prossimo trenta giugno.
(…) «Quando subentri in panchina – ha detto De Rossi – e trovi una rosa creata da altri, è normale che possa essere un po’ distante dalla sua idea. Mi piace però avere le stesse idee della proprietà, di Lina Souloukou, con la quale ho parlato a lungo ieri, e del direttore sportivo. Ci siamo confrontati su quello che c’è da fare. Abbiamo anche piani di riserva, sono fiducioso».
(…) «La stagione non è stata disastrosa – ha continuato DDR a margine dei premi Ussi – e il giudizio è sufficiente, ma volevamo riportare la Roma in Champions e in finale di Europa League e dobbiamo alzare il livello. Analizziamo e lavoriamo per riportare la squadra dov’ero, stabilmente, quando giocavo».
E, in questo processo, c’è anche il suo di miglioramento, da allenatore: «Anche da me voglio qualcosa di più, voglio mettere la mia squadra nelle condizioni migliori per lavorare. C’è stato un periodo in cui sembrava che tutto andasse bene, ma di problemi ce n’erano e i risultati li coprivano. Nel finale, invece, siamo arrivati con le pile scariche».
(…) Al tecnico è stato chiesto poi del futuro di Dybala: «Dire che un giocatore resta può essere un boomerang, per Paulo come per qualsiasi altro calciatore».
FONTE: Il Romanista – S. Valdarchi