C’è un problema numero 9 nella Roma che sta per nascere, la prima della coppia De Rossi-Ghisolfi. La mancata qualificazione alla prossima Champions League ha portato come prima conseguenza, l’addio di Lukaku, che farà ritorno al Chelsea: il costo del cartellino (43 milioni di euro) e l’ingaggio (oltre 7 milioni netti a stagione) hanno reso impossibile il fatto che il prossimo anno Big Rom vesta di nuovo la maglia giallorossa.
Per quello che si è visto nelle ultime giornate, il suo sostituto non potrà essere Abraham. Al rientro dall’infortunio, l’inglese non ha entusiasmato, realizzando una sola rete. E sul mercato, ma la Roma non può cederlo a meno di 20-22 milioni per non realizzare una minusvalenza: ha mercato in Premier League, dove il neo promosso Leicester è alla ricerca di un attaccante. Oltre a Lukaku, partirà anche Azmoun (3 reti) che torna al Bayer Leverkusen.
Rientra a Trigoria Belotti, 3 gol in campionato e 3 in Europa League prima del prestito alla Fiorentina. Il Gallo piace alle neo promosse Como e Parma. Torneranno solo di passaggio, Shomurodov e Solbakken, che ha vissuto un’annata disastrosa tra la Grecia (Olympiacos) e il Giappone (Urawa Reds). Qualunque cifra la Roma dovesse incassare per il norvegese, sarebbe da considerare un guadagno.
Di sicuro la Roma avrà bisogno di un bomber con le spalle grosse, in tutti i sensi. Piace moltissimo il 24enne canadese Jonathan David del Lilla, dove ha segnato 43 gol nelle ultime due stagioni. Ha il contratto in scadenza nel 2025, circostanza che ha «abbassato» il prezzo del suo cartellino a circa 40 milioni. Guadagna meno di 2 milioni, per la Roma sarebbe un investimento sostenibile (a patto che riesca a cedere Abraham).
Ma deve superare la concorrenza del Milan di Fonseca, che lo ha allenato fino a pochi giorni fa, e soprattutto dell’Atletico Madrid. Piace tantissimo anche Benjamin Sesko sloveno, 21 anni, 18 gol con il Lipsia. Per prenderlo, però, servono almeno 50-60 milioni e al momento è un investimento che la Roma non può fare.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini