Rottura tra Roma e Villa Stuart sulle spese sanitarie. Il club avrebbe infatti messo a gara (che deve ancora svolgersi e senza alcuna offerta) tutti i costi relativi ai farmaci, alla diagnostica, alle analisi e alle ambulanze, contattando tutti i partner storici, tra i quali anche la clinica di Monte Mario.
Quest’ultima però, secondo i giallorossi, avrebbe chiesto di concedere l’esclusività delle idoneità sportive dei calciatori, tentando di influenzarne l’esito fin da subito. Test fisici (circa una trentina) che si sono invece svolti alla Paideia Mater Dei. L’istituto che collabora anche con la Lazio avrebbe infatti dato il consenso a svolgere gli esami senza chiedere nulla in cambio.
Diametralmente opposta la versione che arriva da Villa Stuart. Il gestore dell’impianto, Bruno Turchetta, afferma che il club avrebbe proposto un accordo legato a un contratto di sponsorizzazione, chiedendo così di non pagare le prestazioni sanitarie, visto il percorso di “spending review” che il club sta attuando tagliando costi e allontanando il personale da Trigoria. Secondo Turchetta, inoltre, non esisterebbe nessuna gara, ma esclusivamente una proposta all’istituto per mano dell’avvocato della Roma Lorenzo Vitali.
FONTE: Il Tempo – M. Cirulli