Sotto il sole di Trigoria, la nuova Roma 2.0 di Daniele De Rossi inizia lentamente a prender forma. Manca ancora tanto, anzi tantissimo, a quello che sarà il disegno finale, ma il lavoro quotidiano è ripreso da domenica pomeriggio e il tecnico giallorosso non vuole sprecare nemmeno un secondo del tempo a sua disposizione. E in attesa di Enzo Le Fée, che già oggi sarà a disposizione e pronto per le prime sedute in giallorosso, De Rossi ha iniziato a lavorare con il materiale a disposizione: quindici elementi, tra cui Boer, gli ex Primavera Joao Costa, Pisilli, Pagano Cherubini, il rientrante Darboe e il giovanissimo Sangaré. Superfluo menzionare Karsdorp (…).
Il gruppo, arrivato domenica pomeriggio e subito sceso in campo per una sgambata, ha trascorso la notte a Trigoria e ieri mattina è stato impegnato tra palestra e test atletici. Pausa pranzo, per rifugiarsi dall’afa capitolina, e poi in campo nel tardo pomeriggio, al lavoro con il pallone. E in questa routine e in attesa che il mercato offra più soluzioni a De Rossi, qualcuno ha la possibilità di giocarsi la sua chance per convincere il tecnico a puntar su di lui.
La premessa è d’obbligo, ovvero che le idee sul mercato del duo De Rossi-Ghisolfi sono chiarissime. Ma il campo può offrire spunti interessanti a De Rossi, che si è riservato la possibilità di valutare più da vicino alcuni elementi. Dal giovanissimo Sangaré, classe 2007, pronto a vivere la sua prima stagione nel vivaio giallorosso ma elemento che ha incuriosito il tecnico, al rientrante Darboe, in cerca di una sistemazione ma felicissimo di tornare a respirare l’aria di Trigoria, fino a profili più esperti, come Smalling e Solbakken.
Il difensore inglese è sul mercato, gli agenti sono al lavoro per trovargli una sistemazione: qualcosa si è mosso dall’Arabia, lui preferirebbe tornare in patria e trovare una squadra in Premier League. La Roma ha pensato a Hummels e ad altri difensori di livello, ma senza la sua uscita un ingaggio così pesante non entrerà a bilancio. E senza particolari offerte, l’inglese va verso la permanenza nel reparto arretrato. Se così dovesse essere, sarà compito di De Rossi valutarlo al meglio e inserirlo nelle rotazioni come meglio crede.
Discorso diverso per l’ala norvegese, che domenica pomeriggio ha stretto per la prima volta la mano a Daniele De Rossi. Infatti il suo prestito all’Urawa Reds in Giappone era stato ufficializzato il 12 gennaio, quattro giorni prima dell’insediamento a Trigoria di Daniele De Rossi. L’ex Bodø/Glimt è reduce dalla poco felice esperienza nipponica e ora va in cerca di riscatto. Non gli dispiacerebbe affatto rimanere, consapevole che l’idea di calcio di De Rossi potrebbe essere sicuramente più congeniale alle sue caratteristiche, ma sa di essere anche lui sul mercato. Sfrutterà questi giorni di lavoro per ben impressionare De Rossi e guadagnarsi un posto in rosa. (…). (…)
FONTE: Il Romanista – A. Di Carlo