Ci sono due italiani, un argentino, un marocchino e un norvegese. Sembra l’inizio di una barzelletta, e invece sono le nazionalità dei giocatori che la Roma ha messo nel mirino per rinforzare il reparto offensivo.
I nomi sono quelli di Chiesa, Berardi, Soulé, En Nesyri e Sorloth. Il direttore sportivo giallorosso Florent Ghisolfi, in accordo con il tecnico De Rossi, si è mosso con decisione su Soulé e Sorloth, ricevendo in cambio la disponibilità a trasferirsi in giallorosso ma senza avere, al momento, l’accordo con il club bianconero e quello spagnolo.
Con la Juventus la situazione è in divenire, nel senso che c’è un dialogo aperto: la valutazione che fanno a Torino dell’argentino è di 30 milioni, il Leicester è arrivato a 25 con i bonus mentre la Roma non può e non vuole superare 20, più una parte di bonus e una eventuale percentuale sulla futura rivendita. (…)
Sorloth, a differenza di Chiesa, non avrebbe problemi a giocare l’Europa League, visto che il Villarreal l’anno prossimo non la disputerà nonostante i 23 gol del norvegese. Anche lui ha già detto sì alla Roma, che però deve scalare la montagna rappresentata dalla società spagnola, che chiede l’intero costo della clausola da 38 milioni, mentre i giallorossi non vogliono andare oltre i 25.
Discorso simile per En-Nesyri, che oggi potrebbe fornire una risposta definitiva al Fenerbahçe e alle offerte arabe: in caso di doppio rifiuto, Trigoria avrebbe il via libera per trattare con il Siviglia partendo da una posizione di forza. In ogni caso, una parte dei soldi che Ghisolfi dovrà utilizzare arriveranno dalla cessione di Abraham, che piace al Milan di Fonseca, pronto a mettere sul piatto Okafor. (…)
FONTE: Il Corriere della Sera