Ci risiamo. Chris Smalling è infortunato. L’inglese è rimasto a Roma per curarsi e non ha seguito la squadra in Slovacchia per l’amichevole contro il Kosice. Il problema non è grave perché si tratta di un lieve risentimento muscolare. La sua assenza va letta sotto la dicitura “riposo precauzionale”, ma alla cartella clinica del difensore, già bella spessa, si aggiunge un altro foglio.
Adesso c’è un nuovo stop con il quale fare i conti proprio durante la preparazione estiva, fondamentale prima dell’inizio della stagione. Smalling rappresenta un grande punto interrogativo: la Roma non lo reputa più indispensabile, l’ha messo nella lista delle cessioni – complice uno stipendio da 3,5 milioni e un’età (quasi 35 anni) non più in linea con i parametri del club – ma lui non ha trovato una destinazione giusta per fare le valigie e salutare Trigoria con il sorriso.
Potrebbe tornare in Premier League, nelle settimane precedenti si era parlato di piste in Arabia Saudita, ma offerte vere e proprie non sono arrivate sul tavolo di Ghisolfi. Smalling, quindi, si trova in un limbo. E nel frattempo continua a non stare bene, a saltare partite, per di più dopo un anno travagliato, coinciso con un infortunio cronico ai tendini. Non solo.
Anche il feeling con i tifosi sembra evaporato. Forse hanno pesato pure le parole dell’ex Mourinho che lo aveva preso di mira in maniera diretta con quel “Smalling mi ha rovinato la stagione” e prima ancora indiretta con “qua c’è chi ha un problema all’unghia e non gioca”. Nelle gerarchie di Daniele De Rossi non è in prima fila: davanti a lui ci sono Mancini e NDicka come centrali, lì a protezione della porta di Svilar.
Tammy Abraham non ha ancora giocato un’amichevole estiva. Si era fatto male prima di scendere in campo con il Latina per un problema muscolare all’addome, negli ultimi giorni sembrava pronto al rientro dato che si stava allenando in gruppo, ma anche contro il Kosice non è stato convocato da De Rossi. L’attaccante continua ad essere un uomo mercato, sulla carta è il profilo che può portare nella casse almeno 25 milioni di euro. Sulle sue tracce c’è sempre il Milan di Fonseca e non si possono escludere affondi dalla Premier League.
FONTE: Il Corriere dello Sport – L. Scalia