La strada per arrivare ad aprire il cantiere per lo stadio è ancога lunga. Il primo passaggio sarà completare i sondaggi geologici: sono scavi necessari a studiare le caratteristiche del sottosuolo e quindi calcolare il tipo di fondamenta da gettare per lo stadio. Per completarli, i tecnici della Roma dovranno entrare in aree oggi loro interdette per una querelle giudiziaria fra Comune e privati che potrebbe trovare soluzione intorno alla fine di novembre.
Completati i sondaggi, architetti e ingegneri incaricati da Trigoria potranno completare la parte di calcoli e, quindi, chiudere il progetto definitivo. Che dovrà, ovviamente, rispondere in modo chiaro a tutte le prescrizioni che erano emerse.
Quindi, nel progetto, oltre che l’elemento estetico e quello statico, dovranno essere inserite, fra le altre, le risposte sul trasporto pubblico e privato, la tutela ambientale con l’aumento degli alberi da piantare nella zona, l’azzeramento delle emissioni sonore che possono interferire con il vicino ospedale Sandro Pertini cui dovrà essere garantita una viabilità sicura per i mezzi di emergenza.
Una volta depositato il progetto dovrà essere indetta la Conferenza decisoria che sarà gestita dalla Regione Lazio. La conferenza decisoria cui spetta il compito di analizzare nel dettaglio ogni singolo aspetto del progetto. Al termine della Conferenza, verrà геdatto un verbale con il quale verranno indicate eventuali prescrizioni o modifiche e l‘approvazione (o il rigetto) del progetto.
Una volta ottenuto il via libera della conferenza decisoria, i tecnici della Roma dovranno predisporre il progetto esecutivo. Nel quale andranno recepite le eventuali modifiche richieste dalla conferenza decisoria. Dopo di che, l’intero pacchetto andrà a gara d’appalto.
FONTE: Il Messaggero – F. M. Magliaro