Mister Dan (Friedkin) c’è, ma non si vede. La Roma si vede, ma (ancora) non c’è. Proviamo a spiegare. Tra pochi giorni il grande capo della famiglia Friedkin, festeggerà i 4 anni di proprietà e presidenza. In questo lasso di tempo nessuno, a parte la stretta cerchia degli intimi, lo ha sentito parlare. Visto sì, soprattutto allo stadio, dove spesso si è presentato in coppia con il figlio, il vice presidente Ryan.
Da un po’ di tempo, invece, oltre non sentirlo, mister Dan si è visto sempre di meno, ma ascoltato di più. Certo non con le parole, il silenzio fa parte del dna della famiglia, ma con i fatti. Come, per esempio, in occasione dell’acquisto del nuovo centravanti romanista, l’ucraino Artem Dovbyk, già soprannominato l’Ivan Drago de’ noantri. Mentre l’ad dottoressa Souloukou e il ds Ghisolfi trattavano a oltranza con il Girona, ci ha pensato lui a sbloccare la situazione, con un intervento inedito, diretto e decisivo.
Passiamo alla Roma squadra. Dicevamo che si vede, ma ancora non c’è. A meno di due settimane dal via, mancano quattro-cinque acquisti, il centravanti è arrivato da pochi giorni, sei giocatori sono rientrati da coppa America ed Europei da poco tempo. De Rossi ha fatto un ritiro con la Primavera, c’è tanto lavoro da fare come piace dire dalle parti di Trigoria, c’è da mettere insieme una squadra che ancora non c’è nella sua interezza.
FONTE: La Repubblica – P. Torri