Tanto scetticismo. E il timore che siano solo parole. Stando a social e radio la maggior parte dei tifosi di Roma e Lazio hanno accolto favorevolmente il diktat del prefetto della Capitale, Lamberto Giannini, che ha annunciato di essere pronto a sospendere le partite del campionato di calcio in seguito a episodi razzisti o discriminatori. Eppure non traspare molto ottimismo in merito: “Fino al 17 agosto tutti pronti a sospendere, poi inizia la serie A e non cambierà nulla”, si legge su X.
Il fatto che durante l’ultimo Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica sia stata dedicata particolare attenzione alle misure volte a scongiurare l’esposizione di striscioni che incitino alla violenza o riportino espressioni a sfondo discriminatorio nonché a tutte le manifestazioni di razzismo e antisemitismo, insomma, suscita reazioni positive, in attesa però che si concretizzino gli interventi.
Il presidente della Lazio Claudio Lotito, da anni, chiede vengano puniti, come accade in altre nazioni, i singoli responsabili di atti discriminatori, considerando la responsabilità oggettiva (cioè quella dei club) un concetto obsoleto.
FONTE: Il Corriere della Sera