Potrebbero tranquillamente essere i nuovi “Gemelli Diversi” ma in salsa calcistica. La parabola che Paulo Dybala e Federico Chiesa stanno vivendo in chiave mercato negli ultimi giorni è la medesima. Scaricati dai propri allenatori (De Rossi e Motta) in primis e dalle rispettive squadre (Roma e Juventus) successivamente.
Clamorosa la storia della Joya che a due anni di distanza dall’essere stato mandato via dalla Juventus di Arrivabene è finito tra “gli indesiderati” pure nella Capitale. Il motivo è pure stavolta prettamente economico: il mancino di Laguna Larga costa troppo (14 milioni lordi più i vari bonus) e, soprattutto, la Roma teme che si arrivi al rinnovo automatico fino al 2026 (scatta alla quindicesima presenza in questa stagione). Motivo per cui i dirigenti giallorossi hanno dato il via libera agli arabi dell’Al-Qadsiah, che da inizio settimana sono in pressing per convincere Paulo.
Chi invece, sicuramente, sarà escluso dalla prima di campionato è Chiesa, ormai un vero e proprio separato in casa dalle parti della Continassa. Il feeling con Thiago Motta non è mai nato, ma soprattutto sull’esterno della nazionale italiana pesa – come per Dybala – la questione contrattuale. Il mancato accordo per il rinnovo ha indotto la Juventus a cederlo a prezzo di saldo (15 milioni) a 9 mesi dalla scadenza, onde evitare di perderlo a zero euro.
E chissà che il destino dei due grandi amici (ai tempi della Juventus erano inseparabili) non possa clamorosamente incrociarsi. Fali Ramadani, infatti, è l’intermediario-architetto dell’assalto saudita a Dybala, ma anche l’agente dello stesso Chiesa che potrebbe rimpiazzare la Joya nella Capitale. Fede però preferirebbe un top club internazionale o traslocare a Milano.
FONTE: Tuttosport – N. Schira