La Roma si adegua alla falsa partenza di molte delle big e pareggia a Cagliari una partita giocata davvero soltanto nella ripresa. Troppo poco. Lo 0-0 è il risultato giusto anche se poteva di sicuro essere un 1-1. È quasi come se la prima giornata non si fosse giocata, con 6 pareggi su 8 partite, in attesa di Lecce-Atalanta e Juventus-Como. Segnale di squadre ancora incomplete, figlie della follia di far iniziare i tornei con il calciomercato ancora aperto. Un terzo dei giallorossi convocati ieri non sa se ci sarà anche nella prossima partita. Il nome che viene subito alla mente è naturalmente quello di Paulo Dybala. Nella conferenza stampa prepartita, su 8 domande fatte dai giornalisti, 8 sono state sulla Joya — che oggi dovrebbe dare la risposta all’offerta dell’Al Qadsiah di circa 60 milioni netti per tre anni — e nessuna sulla partita in arrivo.
La situazione di Dybala, però, è anche quella di Celik (pessimo), Abraham, Bove, Zalewski, Smalling… Per restare alla partita, Dybala è entrato solo a 20 minuti dalla fine ma ha lasciato comunque il marchio della sua classe: suo il cross perfetto per Dovbyk, che di testa ha mandato il pallone sulla traversa. Subito dopo, per onor di cronaca, anche il Cagliari ha colpito un clamoroso legno, con leggerissima ma decisiva deviazione di Svilar. Nicola, neoallenatore degli isolani, aveva conquistato all’ultima giornata proprio con De Rossi i punti salvezza sulla panchina dell’Empoli. Ieri ha giocato di nuovo senza paura, soprattutto nel primo tempo, quando è riuscito a tenere i giallorossi a zero tiri in porta e al dato di 0,03 expected gol.
La Roma non poteva fare così poco anche nella ripresa. De Rossi ha schierato una squadra più offensiva, mettendo Baldanzi a centrocampo (esperimento per ora riuscito) e facendo poi entrare Dybala per Zalewski. Saranno gli ultimi minuti della Joya in maglia giallorossa? La maggioranza dei tifosi non lo vuole e i più scaramantici ricordano che anche Dzeko aveva già fatto la valigia per andare all’Inter e poi è rimasto a Trigoria. Di sicuro, nell’immediato, avere o non avere Dybala fa parecchia differenza. Soulé e Dovbyk hanno alternato cose buone e meno buone come è logico per chi è appena arrivato. Sul caso del giorno De Rossi ha ammesso: “Se qualcuno dovesse andare via deve essere sostituito”.
FONTE: Il Corriere della Sera – L. Valdiserri