Ogni «no» ha il suo peso. Quello sul nuovo stadio della Roma, se mai sarà pronunciato, rischia di rendere la vita di Virginia Raggi un inferno di insulti. Come quelli (sessisti e irriferibili) che ieri sera sono piovuti dai distinti Sud pochi minuti prima del fischio di inizio del match tra i giallorossi e il Villarreal. Prima contro la sindaca, poi contro Beppe Grillo. I cori, lanciati da un gruppo di 20 tifosi, al netto del contenuto sono l’ulteriore prova che il Movimento 5 Stelle su Tor di Valle si gioca una buona parte del consenso cittadino. Oggi, se possibile, il messaggio sarà ancora più chiaro: da ieri mattina, prima sulle radio romaniste e poi sui social, i tifosi hanno iniziato a contarsi. «Domani (oggi, ndr) tutti in Campidoglio». Per sostenere il presidente James Pallotta, alle prese con una trattativa che può indirizzare le sorti del club, e scongiurare il possibile «niet» pentastellato. La stessa missione che ieri, a fine partita, si è dato mister Luciano Spalletti: «Non ci stupiamo se poi Pallotta se ne andrà — ha dichiarato ancora in trance agonistica rispondendo a una domanda sul possibile addio al progetto del nuovo Colosseo alla periferia Sud della capitale — solo allora capiremo quello che avremo perso». I supporter giallorossi, ultrà della curva Sud compresi, promettono di essere centinaia. Forse migliaia.
Effetti del tam tam su Facebook: «Mai sola mai — si legge nel messaggio che da ieri compare su decine e decine di profili — la Roma e i proponenti saranno in Campidoglio per l’ennesimo incontro venerdì. È il momento della verità, chi ha disponibilità e tempo venga sotto il Campidoglio per far sentire la propria voce e per non lasciare sola la Roma. Ma soprattutto per non abbandonare i nostri sogni. Copia e incolla il messaggio — ecco la prescrizioni per i confratelli — fallo girare e condividilo sulla tua bacheca». L’altro post che sta facendo il giro della rete punta invece a smuovere i cuori grillini pizzicandoli lì dove sono più sensibili: «Ancora oggi ascoltiamo dichiarazioni piene di luoghi comuni e strafalcioni da parte di chi dovrà decidere il futuro di un investimento così importante per la città di Roma. Che possiamo fare? Nulla. O forse no… perché possiamo utilizzare proprio il mezzo a cui loro tanto tengono tanto: i social». Immancabile lo slogan lanciato prima da Spalletti e poi ripreso dai giocatori, Totti in testa: #FamoStoStadio. Parole che saranno ripetute e scandite a viva voce dai tifosi che oggi pomeriggio si ritroveranno sotto Palazzo Senatorio, in una piazza blindata. L’ultimo vertice tra l’As Roma e il Campidoglio a guida grillina sarà decisivo. E, soprattutto, rumoroso.