I video virali sui social, i paragoni nientepopodimeno che con Radja Nainggolan, la speranza di aver trovato finalmente l’ago della bilancia per il centrocampo giallorosso. La prestazione di Manu Koné di lunedì sera contro il Belgio non è passata inosservata, soprattutto da queste parti, a Roma. Anche perché arriva dopo i venti minuti assai buoni dell’esordio in giallorosso e dopo lo spezzone finale di gara contro l’Italia, anche esso positivo. Insomma, l’impressione è quella di aver preso un ottimo calciatore, potenzialmente anche un piccolo grande campione.
Manu Koné può essere davvero l’uomo della svolta. Ed in effetti è proprio così: quando c’è da rincorrere non si risparmia mai, quando c’è da strappare in avanti è difficile stargli dietro. Tanto che i numeri nella sua partita di lunedì l’esordio ufficiale dal via con la Francia sono di quelli di chi è in grado di fare la differenza.
A sottolineare la qualità della sua prestazione non sono stati solo i tifosi romanisti, ma anche chi gli ha giocato al fianco – come il laziale Guendouzi – o chi lo ha mandato in campo, come Deschamps. “Koné contro il Belgio ha fatto una buona partita, anche se è stato ammonito molto presto. Per un centrocampista difensivo non è l’ideale ricevere un cartellino giallo a inizio partita. Se fosse stata una partita a eliminazione diretta forse lo avrei cambiato. Ma ricordo che Paul Pogba alla sua prima partita prese un cartellino rosso. Non voglio paragonarlo a Paul, ha ancora un po’ di strada da fare, anche a livello di esperienza. Ma ha giocato molto bene“.
Nainggolan esordì dal via in giallorosso il 9 gennaio 2014, all’Olimpico, contro la Sampdoria, in Coppa Italia. Koné lo farà a Marassi, contro il Genoa. Un filo sottile li lega anche qui. Se poi Koné sarà un nuovo Radja è presto per dirlo. Di certo, se lo augurano in molti.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese