No, non è stata la notte dei miracoli cantata da Lucio Dalla. Soprattutto guardando il risultato alla fine. E invece Dybala, quando tutto sembrava ormai perduto, ha avuto la possibilità di un nuovo inizio: “Non esistono solo i soldi, ho riflettuto sulla famiglia, mia moglie, la città, la squadra, il voler tornare in nazionale – ha spiegato al fischio finale a Sky – Quando uno vede quella cifra è impossibile non pensarci, ma tante altre cose mi hanno fatto cambiare idea”. Ci si sforza, anche nella presentazione, di far finta che sia una partita come un’altra ma basta che l’argentino sia inquadrato per far aumentare il brusio dei decibel.
L’Olimpico si ritrova e magicamente compare in Tribuna Tevere uno striscione pro-Dybala: ‘Corazon, alma y vida, gracias Paulo’ (cuore, anima e vita, grazie Paulo). Ma la volontà che si respira nell’aria è quella di voltare pagina. E questo al di là delle incomprensioni, dei confronti, andati in scena nelle ultime settimane. “Carlos, ma che succede se dico di no?”, è la domanda ingenua all’agente Novel che il 22 agosto, intorno alle 15, ha cambiato una storia che sembrava già scritta. Storia che ha già sfiorato un’Europa League a Budapest e che ora va soltanto aggiornata. Con nuovi capitoli. Magari più avvincenti di quelli visti ieri contro l’Empoli.
FONTE: Il Messaggero