L’esonero di De Rossi ha scatenato le reazioni da tutto il mondo calcistico. La notizia, arrivata in prima mattinata ha fatto in breve tempo il giro della Capitale e non sono, andando a scatenare gli animi di personaggi illustri vicini e lontani alla Roma. C’è chi parla di decisioni scellerate, come Nainggolan e Candela, che, nelle storie Instagram mostrano tutto il loro disappunto («Follia pura!» commenta il belga, «Follia! Credere è dare il cuore a chi hai scelto. Daniele lo ha fatto. La società? Quanto è fragile! Sempre forza Roma» afferma l’esterno sinistro).
C’è chi poi De Rossi l’ha visto crescere, come Rosella Sensi, ex presidente del club, che con un lungo post ha voluto esternare i suoi sentimenti, ricordando anche la prima volta che la bandiera giallorossa è stato costretto a salutare i campi di allenamento del Fulvio Bernardini, con tanto di «mi piace» di Francesco Totti: «Sono sorpresa e anche amareggiata. Fa davvero molto male vedere De Rossi allontanato da Trigoria per la seconda volta. So quanto possa stare male ora. Non giudico le gestioni o scelte altrui, forse non sarebbe nemmeno giusto. Ma mi sento di dare tutto il mio supporto a un uomo che non è solo una bandiera di questo club, ma anche un professionista serio e preparato».
Deluso anche Walter Sabatini, che tuona contro la dirigenza: «Sono amareggiato. Anni fa un notabile dell’ambiente disse una cosa sottoscrivibile: il calcio è un gioco stupido per persone intelligenti. Oggi vale solo il primo presupposto ed è inutile aspettarsi che ci si possa essere accorti dei miglioramenti di una squadra sperimentale ed è altrettanto inutile aspettarsi che si rendano conto di dover acquisire cultura calcistica e generale assumendo con pieni poteri profili come Boban e Maldini che, tre anni fa, insieme a Massara, hanno dato vita alla rifondazione del Milan che ha portato allo scudetto in pochissimo tempo. Ma De Rossi licenziato no, non si può fare, qualcuno sta vivendo in un delirio di onnipotenza».
Non sono poi mancati anche i commenti di chi Roma e la Roma non l’ha mai effettivamente vissuta, come Serse Cosmi («La riconoscenza non esiste in natura, è dunque inutile pretenderla dagli uomini. Daje Danié, sempre con te») e Daniele Adani. L’ex calciatore di Fiorentina e Brescia ha pubblicato la foto dell’intervista fatta a De Rossi per Sky a Ostia, quartiere dov’è nato e cresciuto l’ex tecnico giallorosso: «Da un lato un innamorato del calcio, dall’altro un innamorato della Roma, un figlio stesso della AS Roma. E chi tradisce un figlio, calpesta una famiglia, un popolo. Ma l’amore non si può fermare. Sempre avanti».
FONTE: Il Tempo – M. Cirulli