Gli abbracci dei suoi ex compagni, gli sguardi innamorati dei tifosi che lo incrociano per strada e la vicinanza della compagna Sara e dei figli. Lì tra Campo de Fiori e il quartiere Prati, col Tevere e San Pietro a far da sfondo a una cartolina malinconica. Il giorno dopo forse fa ancora più male. Ma Daniele De Rossi sa di avere una città al suo fianco. Quella che già l’aveva sostenuto nel 2019, ai tempi del primo addio da calciatore. In molti erano sotto il terrazzo di casa sua mercoledì notte. Con fumogeni, striscioni, cori. Daniele si è affacciato, ha salutato commosso.
La mattina dopo è uscito di casa e a piedi ha percorso la città per raggiungere piazza dei Quiriti dove si sarebbero tenuti i funerali del medico Ernesto Alicicco, un altro pezzo di storia romanista. De Rossi è stato fermato spesso dai tifosi, tutti o quasi dicevano la stessa cosa: “Ti hanno tradito, ma noi saremo sempre con te”. All’ingresso della chiesa ha trovato tanti grandi ex: Giannini, Tancredi, Balbo, Cappioli e molti altri ancora. C’era anche Zeman, l’ex nemico di un tempo. Oggi non più. Tutti tristi per la morte di Ernesto, ma anche per il destino di Daniele. Altra bandiera ammainata dalle gestioni aziendaliste americane.
Lo sa bene Totti, e anche Mourinho. “Ma il caso non ha compassione, e loro stanno lasciando tutto al caso”, ha scritto ieri Pizarro su Instagram. Ennesima frecciata ai Friedkin dopo quelle dello stesso Totti, Nainggolan, Rosella Sensi e Candela. Anche Luis Enrique, da Parigi, ha mandato un messaggio di vicinanza a DDR. Che ora preferisce non fare polemica, e nemmeno potrebbe visto che è ancora sotto contratto. “Qui non mi vedrete più”, si è limitato a dire ad alcuni dipendenti di Trigoria l’altro ieri mattina.
Resterà ancora qualche giorno poi si prenderà una vacanza visto che ha rinunciato a quelle estive per lavorare alla nuova Roma. Quella che ora tornerà a vedere in tv, sapendo però di avere una intera tifoseria al suo fianco. Domenica, infatti, è allerta per la possibile contestazione all’Olimpico.
FONTE: Leggo – F. Balzani