A Trigoria è stato un settembre difficile e complicato per tutti, ma adesso, con pragmatismo e risultati, Juric sta cercando di riportare la Roma sulla giusta rotta. Nelle ultime settimane in casa giallorossa si è parlato pochissimo di campo e molto di tutte le vicende all’esterno del rettangolo di gioco, tra un calciomercato infinito con annesso caso Zalewski), l’esonero di De Rossi e le “dimissioni” della Souloukou. Ora però in campionato sono arrivate due vittorie di fila, condite da un pareggio (con rammarico) in Europa League all’esordio contro l‘Athletic Bilbao.
Un bottino forse insperato quasi due settimane fa al momento della decisione della dirigenza di procedere al cambio in panchina. Una scelta che ha scatenato il finimondo. La prima reazione della squadra all’allontanamento di DDR è stata quella di choc, quindi nei suoi primi giorni da neo-allenatore Juric ha cercato di istruire il gruppo con alcuni dei suoi concetti tattici, ma in particolare ha cercato di lavorare sulla testa dei giocatori. Il croato è partito immediatamente con il 3-4-2-1, plasmando l’attuale rosa sul suo modulo preferito. Alla prima uscita contro l’Udinese le cose sono andate alla grande, poi non è stata affatto da buttare la prestazione in coppa, mentre con il Venezia è stato evidente un passo indietro, sia di intensità che di produzione offensiva.
“Teniamo il ritmo ragazzi, su!”, la frase captata durante l’allenamento di ieri. Un concetto che l’ex Torino sta cercando di inculcare in tutti i modi ad una squadra che anche con De Rossi era andata a mille nei primi mesi, per poi perdere un po’ di sprint. Per mantenerlo anche in futuro si cercherà di dare continuità a due giovani come Pisilli e Baldanzi, sui quali Juric ha scommesso con forza nella ripresa del match di domenica: i frutti della freschezza dei due sono stati evidenti.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora