Diciassette giorni fa, a poche ore dal calcio d’inizio di Roma-Udinese – gara che ricorderemo per l’esordio di Juric e la contemporanea contestazione alla società per l’esonero di De Rossi -, attraverso una nota sul proprio sito ufficiale la Roma annunciava le dimissioni di Lina Souloukou dal ruolo di CEO. L’ormai ex amministratrice delegata, che secondo alcune ricostruzioni sarebbe stata accompagnata alla porta da Dan Friedkin, era da tempo la vera figura plenipotenziaria a Trigoria, con voce in capitolo su tanti fronti: dal mercato alle scelte sugli allenatori, fino al progetto da portare avanti per lo stadio a Pietralata. Ne segue che il suo addio ha lasciato, dalle parti del Fulvio Bernardini, un vuoto di potere da colmare, forse non con una figura soltanto.
Intanto però sicuramente la proprietà, che nel frattempo ha raggiunto l’accordo per l’acquisizione delle quote di maggioranza dell’Everton, prosegue nella ricerca di una nuova figura da nominare come AD. Nelle prime ore successive all’uscita della dirigente greca c’era chi caldeggiava l’ipotesi di una promozione interna, anche solo “ad interim” con l’identikit che portava dritti a Lorenzo Vitali, General Counsel della Roma, con potere di firma.
L’avvocato di Terni, che ieri ha rappresentato la società – insieme a Mancini – nell’inaugurazione del parco intestato a Nils Liedholm e che anche ai tempi della Souloukou partecipava per conto della Roma alle assemblee in Lega Serie A, non sarà però promosso e il prossimo CEO sarà nuovo dalle parti di Trigoria.
Come detto, la ricerca va avanti e dalle parti del Fulvio Bernardini pensano che ben presto si potrebbe arrivare a dama. Non è ancora dato sapere se sarà soltanto uno l’innesto in dirigenza, lo stesso Ghisolfi, parlando alla stampa la settimana scorsa, ha confessato di non essere a conoscenza delle strategie dei Friedkin a riguardo.
Il francese arrivato in estate, ad oggi, è l’unico dirigente di campo, affiancato da Maurizio Lombardo, segretario generale che, da quando anche Maurizio Leo ha lasciato la Capitale, ricopre formalmente la carica di direttore sportivo.
FONTE: Il Romanista – S. Valdarchi