Aggrappati a Dybala. Non perché sia l’unica fonte di gioco, l’unico capace di cambiare la fase offensiva della Roma. Ma perché la Joya in casa giallorossa è sicuramente l’unico in grado di spostare gli equilibri. Ed in una partita che per la Roma “pesa” tantissimo come quella di domani sera contro l’Inter, avere il miglior Dybala sarebbe oro.
Certo, che l’argentino possa essere al massimo della forma è dura, considerando che non gioca dallo scorso 3 ottobre e che ha ripreso ad allenarsi con il gruppo solo a metà settimana. Ma già avere un Dybala capace di cambiare le carte in tavola permetterebbe a Juric di giocarsi una partita diversa.
In tutti i sensi. Dybala domani sarà la spalla principale di Artem Dovbyk, l’uomo che cercherà di regalare fantasia all’intero reparto offensivo della Roma. Giocherà un po trequartista e un po’ seconda punta, con la libertà che gli ha sempre concesso Juric da quando ha preso in mano la Roma.
Anche perché in questo avvio di stagione. Dybala va ancora a caccia della prima vera grande gioia. Nelle 7 partite giocate finora ha segnato una sola rete, ma su calcio di rigore contro l’Udinese. Zero invece gli assist piazzati, che poi per uno come lui è quasi anche peggio di non segnare.
A conti fatti, questo è il peggior avvio di Dybala da quando è sbarcato a Roma, considerando che il primo anno dopo 7 partite aveva segnato 3 reti (doppietta al Monza e gol all’Empoli) e piazzato 2 assist, mentre nella scorsa stagione le reti realizzate erano state due (doppietta all’Empoli), esattamente come gli assist.
FONTE: La Gazzeta dello Sport – A. Pugliese