Mai così in basso. Mai, da quando la Roma è gestita da una proprietà americana. Da Pallotta ai Friedkin, 10 punti nelle prime 8 giornate non li aveva fatti nessuno. Il resoconto, diviso equamente tra De Rossi e Juric, riporta all’ultima stagione dell’era Sensi, quando la Roma di Claudio Ranieri cominciò con soli 9 punti. Era il 2010.
In generale, da quando esistono i tre punti per vittoria, soltanto quattro volte la Roma ha cominciato peggio un campionato: sempre a 9 nel 2004/05, famoso per i cinque allenatori e per la retrocessione sfiorata nonostante un tridente composto da Totti, Cassano e Montella; ancora a 9 il successivo, quello della rifondazione Spalletti; e gli incredibili 7 del 2008/09, che avrebbe segnato di fatto la fine del medesimo progetto.
La fotografia del momento è preoccupante anche alla voce dei gol segnati. Non sono mai stati così pochi dal 1991, 33 anni fa: 8 in 8 giornate. In questo momento la Roma ha il quattordicesimo attacco della Serie A insieme al Cagliari, pur essendo la squadra che calcia di più verso la porta (131 secondo i dati della Lega). Non basta evidentemente essere la quarta difesa (6 reti subite) per mantenere uno standard adeguato di competitività
Nel frattempo tra i tifosi la contestazione non si placa. E il malessere cresce. In tanti invocano il ritorno di De Rossi, esonerato da una governance che non esiste più, mentre Juric continua a lavorare per cercare soluzioni a breve termine. Il general manager Ghisolfi chiede pazienza, per la squadra e per l’allenatore, ma sa benissimo che il tempo è scaduto.
FONTE: Il Corriere dello Sport