Una giornata, forse due, per capire il da farsi. Rintanandosi nel silenzio piu assoluto. Aspettando il suo Torino, la squadra che ha allenato per tre anni. Sempre con un occhio al cellulare: perche le acque restano agitate. I Friedkin per ora non si muovono. Non parlano con nessuno. Ne con Juric, ne con il ds Ghisolfi. Niente esonero, niente rivoluzione. Ma attesa. Perche quello che doveva essere un lunedi di divorzi, si e trasformato nel piu strano dei day after.
L’esonero di Juric resta un tema caldissimo per i Friedkin e fino a giovedi tutto ancora può succedere. Per ora resta un lunedl surreale. Per tutto il giorno si e parlato di Maurizio Sarri, di Roberto Mancini e ovviamente di un ritorno in panchina di Daniele De Rossi. Nel-l’attesa di quel comunicato di licenziamento che alla fine non c’e stato.
De Rossi resta l’opzione piu concreta per una sostituzione di Juric. A patto che contestualmente arrivi un dirigente ad affiancarlo. Questa sarebbe la condizione richiesta dall’ex Capitan Futuro per un suo ritorno. Juric per tutto il giorno ha atteso eventuali decisioni. E cosi sara anche oggi fino alla partita di giovedi contro it Torino. Come? Nell’unico modo possibile. Lavorando come se nulla fosse. Gestendo le scorie e gli strascichi di Firenze.
FONTE: La Repubblica – M. Juric