In tanti, sia tra i tifosi sia tra gli addetti ai lavori, hanno paragonato l’attuale – tormentatissima – stagione della Roma con quella del 2004-05: un’analogia a dir poco preoccupante, se si tiene conto che quella è stata finora la peggiore annata per i giallorossi nell’era dei tre punti. L’ottavo posto finale non deve illudere, perché i 45 punti finali garantirono un misero +3 sul terzultimo posto. Fu la stagione dei cinque allenatori, cominciata con Prandelli che si dimise ancor prima di cominciare le gare ufficiali, Voeller che resse per poche settimane prima di dimettersi, l’arrivo di Delneri (in mezzo la sfida col Real Madrid al Santiago Bernabeu con Ezio Sella in panchina) e da marzo in poi la coppia Conti-Sella a cercare di salvare il salvabile.
Ebbene, proprio come allora, a distanza di vent’anni esatti, la Roma si ritrova dopo 11 giornate di campionato con 13 punti (media per gara di 1,18): un dato tra i peggiori degli ultimi trent’anni, da quando cioè si assegnano i tre punti a vittoria (1994-95). Il percorso per arrivare a quei 13 punti è stato lo stesso, ora come allora: 3 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte. E, ora come allora, il tecnico è cambiato dopo quattro giornate: vent’anni fa Rudi Voeller diede le dimissioni, stavolta invece è stato esonerato De Rossi. Un copione finora identico, ma che si spera possa differire in meglio con il prosieguo della stagione. (…)
FONTE: Il Romanista – L. Latini