Ieri mattina la Roma è scesa in campo agli ordini di Juric per preparare la sfida di Europa League contro l’Union Saint-Gilloise. Tutto normale, se non fosse che i giallorossi stanno attraversando uno dei periodi più critici della storia recente. L’allenatore croato resta in sella ma con una fiducia a tempo decisa dalle lunghe valutazioni dei Friedkin.
E mentre dentro a Trigoria tutto tace, fuori, si accende la protesta dei tifosi. Il silenzio della proprietà americana e l’esonero di De Rossi alimentano la rabbia sui Friedkin. La pazienza dei tifosi è finita e le proteste vanno avanti tra fischi assordanti all’Olimpico e striscioni. Ma da una settimana l’obiettivo è diventato l’esonero di Juric.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti: quattro vittorie, due pareggi e quattro sconfitte in 10 partite. Il futuro di Juric resta appeso ad un filo e il desiderio dei tifosi potrebbe essere esaudito dai Friedkin. Nell’occhio del ciclone rimangono però i giocatori e in particolare i senatori.
FONTE: La Repubblica